LA RELIGIONE E LA CIVILTA’
- La natura illusoria della religione
» le
rappresentazioni non sono risultati finali del pensiero ma illusioni e
appagamenti di desideri più antichi
»
questi desideri sarebbero quelli infantili di sentirsi protetti contro i
pericoli della vita
»
l’amato e temuto Padre celeste (Dio) è la proiezione psichica dei rapporti
ambivalenti col padre terreno
»
la religione è una nevrosi collettiva del tipo del complesso di Edipo
- Il costo della civiltà
» essa
ha un “costo” in termini libidici » devia la ricerca del piacere in prestazioni
lavorative/sociali
»
dà origine ad un Super-io collettivo che si incarna in norme e divieti comuni,
che affaccia severe
esigenze ideali » il mancato conformarsi
viene punito con l’angoscia morale
- Pessimismo antropologico
»
non significa che sia contro la civiltà
»
punti di contatto con l’antropologia di Schopenhauer, che vuole essere
realistica, quindi pessimistica
»
la sofferenza è la componente strutturale della vita » ci fa patire nel corpo e
nella psiche, morire
» vs chi crede in una possibile felicità per l’uomo
» l’uomo
è anche cattivo e ha una forte componente aggressiva » contro chi pensa che
l’uomo sia una
creatura innocente che vuole essere amata
- La civiltà come male minore
» lo
stato civile è un male minore rispetto ad un’umanità-senza-società
»
dato che l’uomo è impulso sessuale sarebbe impossibile vivere in una società
dove l’Es desse sfogo a
tutti i suoi desideri senza un minimo freno
o limite » l’uomo non sarebbe felice
» è una società pericolosa per il prossimo
»
dovendo scegliere tra i due estremi di una società repressiva e una società
senza regole (destinata ad auto
annullarsi perché l’uomo darebbe sfogo alla
sua componente aggressiva) è auspicabile uno Stato che
cerchi nel limite del possibile di ridurre
gli spazi di repressione e sofferenza
»
la società deve darsi regole di contenimento ma non deve essere neanche troppo
onerosa e repressiva
»
la società civile è un male minore necessario per la sopravvivenza
» è
impossibile un compimento per l’uomo, si spera in una società che lo lasci un
po’ più libero
»
la libertà come autodeterminazione della volontà non esiste nel mondo di Freud
- Èros e Thànatos
»
nei suoi ultimi scritti divide le pulsioni in due specie
1. quelle che tendono a conservare e unire
» pulsioni erotiche e sessuali
2. quelle che tendono a distruggere »
pulsioni aggressive e distruttive
»
nella lotta tra Eros (dio greco dell’amore) e Thànatos (dio greco della morte)
vede condensata l’intera
storia del genere umano
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