IL SECONDO DOPOGUERRA IN ITALIA
- L’Italia vive in un clima diviso in due:
1. speranze: la guerra, nonostante sia
stata un evento drammatico e negativo, può essere occasione per un nuovo
inizio, per ricostruire un’Italia migliore, più giusta a partire dai valori
dell’antifascismo
» desiderio
di far ripartire uno sviluppo non solo economico ma anche umano (emancipazione
umana)
»
clima diffuso soprattutto nelle zone partigiane: il cosiddetto “vento del nord”
2. paure:
»
traumi economici:
la produzione era scesa di un terzo, quella
agricola del 60% » dramma approvvigionamento alimentare
la scarsità delle risorse alimentari e
soprattutto di alcuni generi genera il mercato nero e il contrabbando
l’inflazione era alle stelle, i prezzi erano
cresciuti di 18 volte in 6 anni
ciò polverizza i risparmi degli italiani e
ridimensiona i salari reali
» gravi
danni alla rete delle infrastrutture e soprattutto all’edilizia abitativa
moltissimi italiani rimangono senza casa e
sono costretti a coabitazioni forzate
scuole, parrocchie ed altri edifici pubblici vengono trasformati in
dormitori provvisori
»
problemi nell’ordine pubblico
fame, mancanza di alloggi, elevata
disoccupazione (più di 1 milione)
la fine della guerra aveva ridato slancio
alle lotte sociali e alla violenza politica: emergono forti tensioni
gli ex partigiani sono riluttanti a cedere
le armi e adottano misure di giustizia sommaria nei confronti
degli ex repubblicani o degli ex gerarchi
fascisti » problema delle armi in circolazione
nel
Centro-sud i contadini tendono ad occupare le terre incolte e latifondi e
chiedono la riforma agraria
il Mezzogiorno e le isole sono vessate dal
problema della malavita legata al contrabbando; il fenomeno
mafioso è favorito dal comportamento delle
autorità americane di cui si servono per stabilire rapporti
con la popolazione (soprattutto al momento
dello sbarco all’isola)
»
problema del separatismo siciliano: fratture fra nord e sud
negli anni della guerra si era sviluppato un
movimento indipendentista condizionato da una forte
presenza mafiosa e legato agli agrari,
disponeva di un proprio esercito clandestino che si davano alla
macchia generando frequenti episodi di
banditismo » banda di Salvatore Giuliano
»
traumi morali: trauma della dittatura, della sconfitta e del tradimento due
anni e mezzo di lotta civile
»
con la guerra fredda si inaspriscono le tensioni tra cristiani e comunisti (il
partito comunista + forte)
- Dopo il 25 luglio rinasce la scena
politica
»
ritorno alla dialettica democratica » genera un’accresciuta e sentita
partecipazione alla scena politica
1. Democrazia cristiana (Dc) » leader Alcide
De Gasperi
»
è la prima attrice dell’azione politica italiana
» sul
solco del vecchio Partito popolare di Sturzo » ne ricalca il programma
(dottrina sociale cattolica)
»
partito di ispirazione cristiana (non significa che è un partito della Chiesa,
ma che è formato da cattolici
anche se laici) » c’erano all’interno
personalità che volevano farlo essere strumento di cristianizzazione
» esplicito appoggio
alla Chiesa
» vince
la linea di De Gasperi: il partito non ha il compito di cristianizzare la
popolazione, ma quello di
creare le condizioni sociali e politiche in
cui la Chiesa possa operare più agevolmente e in cui il singolo
cittadino possa cercare la propria felicità
» ispirato
a valori anticomunisti: contro la lotta di classe, rispettoso del diritto di
proprietà
» non è un partito di classe, è molto eterogeneo
» per questo è sostenuto dagli USA anche economicamente
» cade con la caduta del muro di Berlino (non ha senso l’anticomunismo)
»
è un partito che sa parlare a tutta la nazione, sa intercettare tutti i voti a
partire dalla loro eterogeneità
»
nello schieramento politico occupa una posizione centrale
2. Partito comunista (Pci) » leader Palmiro
Togliatti (dalla svolta di Salerno nel marzo del ‘44)
»
legame fortissimo con il partito comunista russo (sia ideale, sia economico,
sia politico)
»
avevano ottenuto legittimità e riconoscimento grazie alla lotta partigiana (operosissime
Brigate rosse)
» scopo:
rivoluzione per realizzare il comunismo come in Russia (tenevano nascoste le
armi)
operaia, verso i contadini e soprattutto gli intellettuali
» inoltre si voleva inserire nelle istituzioni democratico-parlamentari
»
progetto di Gramsci: non si piò fare ora una rivoluzione armata e violenta, ma
dobbiamo entrare nelle
istituzioni scolastiche e culturali per
cambiare la mentalità italiana da dentro, quindi è necessario creare
una nuova cultura che parli al popolo »
nasce il grande movimento culturale e letterario del neorealismo
che vuole favorire la diffusione degli
ideali comunisti, mentalità rivoluzionaria a livello popolare
3. Partito socialista italiano di unità
proletaria (Psiup) » leader Pietro Nenni
»
partito operaio e marxista legato alle rivendicazioni dell’Urss
»
ha un ruolo da protagonista anche grazie alla popolarità del leader Pietro
Nenni
»
è diviso fra » spinte rivoluzionarie che ha stretti legami con la Russia
» tradizioni riformiste
che hanno una posizione intermedia e non radicale
»
Pietro Nenni » ala massimalista filorussa
»
Saragat » ala riformista
»
Sandro Pertini » presidente molto amato dagli italiani
»
gioca a sfavore il ruolo di secondo piano nella lotta clandestina e nella
resistenza armata ai fascismi
4. Partito d’azione (Pda)
» prestigio
gli deriva dall’adesioni di molti protagonisti dell’antifascismo (Parri, Lussu,
Valiani)
»
si presenta come forza nuova e moderna, promotore di ampie riforme sociali ed
istituzionali
(nazionalizzazione delle industrie, riforma
agraria, autonomie locali)
»
ma essendo un partito adatto alle situazioni di lotta militare, una volta
finita la guerra non ha più seguito
»
essendo privo di una base di massa faticava a trovare identità » era diviso » ala
socialista
»
porta allo scioglimento
5. Uomo qualunque (Uq) » leader il
commediografo Guglielmo Giannini
»
fondato nel novembre del ’45 sull’onda del successo dell’omonimo giornale
»
rifiuta qualsiasi caratterizzazione ideologica, si limita ad assumere le difese
del cittadino medio
»
riscosse notevoli consensi » soprattutto media e piccola borghesia e Centro-sud
6. Partito liberale
»
raccoglie gran parte della classe dirigente prefascista e una serie di adesioni
illustri (Benedetto Croce)
7. Partito repubblicano
»
intransigente sulla questione istituzionale: respinse ogni compromesso con la
monarchia col Cln
»
a metà fra l’area liberal-democratica e quella socialista
8. neofascisti
» dopo
la caduta del regime la destra è politicamente fuori gioco
»
ma nel Mezzogiorno è ancora forte soprattutto con l’accentuarsi
dell’insofferenza per il nuovo assetto
politico e con la paura per le misure di
epurazione
»
solo nel ’46 si costituisce il Movimento sociale italiano (Msi) ma non c’è un
vero partito
»
i gruppi di destra andarono ad ingrossare le fila degli altri partiti (Dc e Pci
oppure monarchia)
9. monarchici
10. la Cgl unitaria
»
viene ricostituita nel giugno del ‘44
»
ha tre componenti molto squilibrate » socialisti
»
comunisti: i più forti
»
cattolici: i più deboli » convivenza non facile
»
ottengono » il riconoscimento delle commissioni interne che sono il sindacato
interno alle aziende
» introduzione del meccanismo di scala
mobile per l’adeguare i salari al costo della vita
» una più rigida disciplina
dei licenziamenti
» maggiore uguaglianza
retributiva fra i lavoratori delle diverse categorie
-
Il governo Parri
» a
giugno del ’45 Bonomi si dimette » la scelta del successore è la prima
occasione si confronto fra i partiti
» braccio
di ferro tra socialisti e democristiani
»
alla fine ci si accorda su Ferruccio Parri (leader di una formazione minore,
uno dei capi della Resistenza)
»
si pone 2 problemi » problema dell’epurazione » promuove un processo di
normalizzazione
» come favorire la ripresa
economica » colpisce con forti tasse le grandi imprese per
favorire
la ripresa della piccolo e media azienda
»
suscita l’opposizione delle forze moderate (in particolare il Pli)
»
nel novembre del ’45 il Pli ritira la fiducia al governo e ne determina la
caduta
- La Dc riesce ad imporre la candidatura
di Alcide De Gasperi
» segno
di un mutamento di clima e della forza di imposizione acquistata dalla Dc, ora
protagonista affermata
»
nuovo governo si regge sulla partecipazione di tutti i partiti della Cln:
quadro di equilibrio e riconciliazione
» svolta
in senso moderato » cerca di ricucire gli strappi, cosciente che la
trasformazione del paese sta
accedendo in modo troppo repentino: prima è necessaria la pacificazione
»
non è momento di creare tensioni e far nascere desiderio di vendetta nei
fascisti
» i
progetti di riforme economiche vengono accantonati
»
giugno ’46 » Togliatti, in quanto ministro della Giustizia, vara un’amnistia
dei nemici politici
» fine all’opera di
epurazione, difficile da mettere in atto per l’ampiezza che ebbe il fascismo
»
il rifiuto delle prospettive di radicale cambiamento lasciò negli ex partigiani
un senso di delusione che
spesso si tradusse in manifestazioni di
protesta
»
Pci e Psiup non ne partecipano perché » non vogliono rompere la solidarietà del
governo
» sperano di
ottenere un consenso che permetta la guida del governo
»
problema: cosa fare della monarchia
1. Nenni e Togliatti (repubblicani): ha
permesso l’affermarsi del regime fascista, si è compromessa
2. democristiani sono in difficoltà » la leadership vuole la repubblica
»
la base del partito è filo monarchica
»
soluzione: indire un referendum per non prendersi le responsabilità
- 9 maggio ’46 » poco prima del voto
Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto II
» tentativo
disperato di dare un volto nuovo e giovane alla monarchia per mantenere la
discendenza regnante
- 2 giugno 1946 » elezioni dell’Assemblea
costituente (le prime cui possono partecipare le donne, libere dopo)
» con una seconda scheda si votava per il
referendum
» affluenza senza precedenti nella storia
delle elezioni libere italiane (90% di chi ha diritto)
» è evidente il desiderio degli italiani di
partecipare alla vita politica dopo anni di repressione
» risultato referendum » la monarchia viene
abolita
» risultato costituente » Dc si afferma come
primo partito (35,2%)
» Psiup:
20,7%
» Pci: 19%
» qualunquisti: 5,3%
» notare che se socialisti e comunisti si fossero
uniti avrebbero prevalso
- Nuovi equilibri
»
avanzata dei partiti di massa
» crisi
definitiva dei vecchi gruppi liberal-democratici (sostituiti dalla Dc)
»
sinistra rafforzata ma non maggioritaria
»
si aveva voltato pagina rispetto all’epoca fascista
»
spaccatura nord-sud » la vittoria repubblicana si reggeva tutta sul voto del
Centro-nord (Sud monarchico)
» la
sinistra era maggioritaria nel nord, mentre nel Mezzogiorno debolissima
- Due anni successivi sono decisivi per l’Italia
»
definisce il nuovo assetto istituzionale col varo della Costituzione
»
riorganizza la propria economia secondo i modelli dei sistemi capitalistici
occidentali
»
si dà un equilibrio politico che resisterà per molti anni
- Dopo le elezioni democristiani,
socialisti e comunisti continuarono a governare insieme
» si
accordano ed eleggono Enrico De Nicola (giurista liberale) come primo,
provvisorio presidente della
Repubblica + decisero un secondo governo De
Gasperi basato sull’accordo dei tre partiti di massa
» ma
non mancano motivi di contrasto fra Dc e sinistre » guerra fredda esaspera le divisioni
politiche
»
Dc » assume sempre più il ruolo di garante dell’ordine sociale
» garante della collocazione del paese
nel campo occidentale
» comunisti
» accentuano vicinanza all’Urss ma evitano un’aperta rottura
» si pongono alla testa
delle lotte operaie e contadine (per il salario, per la terra…)
- Gennaio 1947 in occasione del XX
congresso del partito socialista a Roma avviene la scissione del partito
»
in seno al Psiup c’erano due schieramenti opposti già verso la fine del ‘46
» Pietro
Nenni » guida il gruppo che voleva lasciare al partito i caratteri classisti e
rivoluzionari
» favorevole all’unità
d’azione con il Pci, puntava all’alleanza fra Urss e sinistre occidentali
»
Giuseppe Saragat » ostilità verso il comunismo sovietico
» nel congresso
i suoi seguaci decisero di abbandonare il Psiup
»
il Psiup riacquista il nome di Psi
»
il gruppo di Saragat si riunisce a Palazzo Barberini e fondò il Partito
socialista dei lavoratori italiani (Psli)
»
dopo qualche anno assume il nome di Partito socialdemocratico italiano (Psdi)
»
la scissione nell’immediato provoca una crisi di governo
» infine
dà maggiore libertà d’azione alla Dc sempre più insofferente della coabitazione
forzata con sinistre
- Maggio ’47 De Gasperi diede le
dimissioni presentendo il contrasto in seno alla coalizione
»
lungo periodo di crisi
»
De Gasperi » ricevette di nuovo l’incarico e formò un governo di soli
democristiani
» si chiude questa fase
con i cattolici al potere e le sinistre all’opposizione
» rafforza l’apporto di
tecnici di area liberal-democratica » Luigi Einaudi al Bilancio
» Carlo
Sforza agli Esteri
- Dal ’48 polarizzazione tra due
schieramenti contrapposti in competizione
»
obiettivo: conquistare i favori dell’elettorato in vista delle elezioni del
futuro 18 aprile ‘48
»
opposizione » egemonizzato dal Pci + Psi che nel ’47 decide di presentare lista
unica col Pc
» Fronte popolare = Pci
+ Psi » lasciano gli elettori davanti ad un’alternativa secca
» schieramento
governativo » Dc + partiti minori (Psli, Pri)
»
la battaglia si configura in termini di “scontro di civiltà”
- Mobilitazione cattolica
» De
Gasperi si appoggia sull’aiuto di due potenti alleati
»
Chiesa cattolica » Pio XII inizia una
crociata anticomunista
»
Stati Uniti » Dc diventa la rappresentante della più accreditata potenza
mondiale
» minacciano ai comunisti
la sospensione del piano Marshall
»
prospettive di sviluppo e di benessere associate agli USA, desiderio di ordine
e tranquillità, paura dei
mutamenti radicali, ossequio alla Chiesa di
Roma
- Propaganda della sinistre
»
fanno appello ai lavoratori e ai ceti disagiati
»
toni democratico-populisti più che classisti e rivoluzionari
» propaganda
danneggiata dalla stretta connessione all’Urss e alla politica estera di Stalin
in un momento in
cui l’immagine del comunismo sovietico era
inevitabilmente associata alla situazione dell’Europa dell’Est
- 18 aprile ’47: il partito cattolico
ottiene la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera con il 48,5%
»
attira su di sé i voti dell’elettorato moderato, propenso a votare il partito
più forte » egemonia confermata
- 14 luglio 1948: uno studente di destra
sparò al segretario comunista Togliatti mentre usciva da Montecitorio
»
si sfoga così la delusione dei militanti di sinistra si espresse così, tre mesi
dopo le elezioni
»
Togliatti fu la vittima perché concesse l’approvazione dell’articolo 7 della
Costituzione
»
alla notizia in tutte le città principali i comunisti scesero in piazza
scontrandosi con le forze dell’ordine
»
ricompaiono armi e barricate e le fabbriche furono occupate » il moto assunse
carattere insurrezionale
»
nel governo si rafforza la tendenza ad un intervento duro e repressivo per
ristabilire l’ordine pubblico
»
conseguenza » rottura fra le maggiori forze politiche nel sindacato
» la maggioranza social-democratica della Cgil
di proclamare uno sciopero generale contro
l’attentato di Togliatti » la componente
cattolica prende l’occasione per una scissione
» fondano una nuova confederazione: Cisl (Confederazione
italiana dei sindacati lavoratori)
» dopo poco la componente repubblicana si
stacca fondando la Uil (Unione italiana del lavoro)
» addio all’unità antifascista: il paese era
nettamente diviso tra due blocchi
LA RICOSTITUZIONE ECONOMICA
- Elezioni 18 aprile ’48 » gli elettori
scelsero il partito che avrebbe governato il paese, ma si espressero anche in
favore di » un sistema economico
» una collocazione
internazionale
- Piano politica economica
»
le forze moderate presero il controllo della situazione subito dopo la guerra
bloccando le sinistre nel
tentativo di introdurre forti elementi di
trasformazione
» i
liberali occuparono il ministero del Tesoro nei governi Bonomi e Parri e nel
primo di De Gasperi
» i
governi nell’immediato dopoguerra evitarono di usare gli strumenti di
intervento sull’economia perché
la mentalità dominante vedeva nel dirigismo
economico un prodotto dei regimi autoritari
» a
ciò i dirigenti di sinistra non seppero contrapporre una linea alternativa:
comunisti e socialisti si
limitarono ad un’azione di sostegno dei
sindacati finché furono al governo
- Maggio ’47: estromissione delle sinistre
dal governo e nuovo gabinetto di De Gasperi » questa linea fallisce
»
le sinistre costrette all’opposizione si impegnano in un’impopolare battaglia
contro il piano Marshall
»
il ministero del bilancio è tenuto dall’economista liberale Luigi Einaudi
»
attua una manovra economica con lo scopo » fine dell’inflazione
» ritorno alla stabilità monetaria
» risanamento del bilancio statale
» la
riforma si attua su tre livelli » inasprimenti fiscali e tariffari
»
svalutazione della lira (da 225 a 350 lire per un dollaro) che favorisce le
esportazioni e incoraggia il rientro dei
capitali
»
restrizione del credito: limita la circolazione della moneta
» ottiene
i risultati prefissi » la lira recupera il potere d’acquisto
»
i capitali esportati rientrano in Italia
»
i ceti medi risparmiatori riacquistano fiducia
»
i salariati si giovano del calo dei prezzi
»
ma ebbe forti costi sociali » dall’abolizione del blocco dei licenziamenti la
disoccupazione aumenta
»
i fondi del piano Marshall furono utilizzati per le importazioni di derrate
alimentari e di materie prime ma non per
sviluppare la domanda interna
- Non si ebbe una “restaurazione liberista”
»
gli strumenti di controllo dell’economia furono sottoutilizzati ma non
cancellati
»
Iri » potenziato con nuovi finanziamenti
»
Agip (ente petrolifero di Stato) » rilanciato alla scoperta di nuovi giacimenti
nella Valle Padana
IL TRATTATO DI PACE E LE
SCELTE INTERNAZIONALI
- Problemi dopoguerra » febbraio ’47:
firmato il trattato di pace a Parigi (ratificato dalla Costituente nel luglio )
»
l’Italia è considerata una nazione sconfitta
1. deve pagare riparazioni agli Stati che
aveva attaccato (Russia, Grecia, Jugoslavia, Albania, Etiopia)
2. deve ridurre le sue forze armate
cedendola ai russi (anche se poi con un sabotaggio non le consegnano)
3. deve rinunciare a tutte le colonie » non
suscita eccessivi rimpianti nell’opinione pubblica
»
nel ’50 però ottiene per un decennio l’amministrazione della Somalia
4. nuovi confini nazionali
»
a ovest no mutazioni di rilievo
»
a nord mantiene l’Alto Adige per la posizione minoritaria dell’Austria
»
a est nasce una situazione drammatica: l’esercito di liberazione jugoslavo
comandato dal maresciallo
Tito aveva occupato la penisola istriana e
rivendicava il possesso di Trieste » l’occupazione fece
riesplodere il conflitto fra italiani e
slavi (sloveni e croati) » in Istria e Dalmazia italianizzazione forzata
»
forte clima di risentimento degli slavi
»
nella primavera-estate del ’45 politica di persecuzione violenta: migliaia di
italiani (soprattutto a Trieste
e Gorizia) furono discriminati, uccisi,
deportati o gettati nelle foibe (cavità naturali dell’altopiano
carsico) con generica accusa di complicità
al fascismo » motivo di mobilitazione opinione pubblica
»
dramma dei profughi che lasciano queste zone » si scontrano anche con i
comunisti italiani che li ù
condannano di essere scappati dal “paradiso
del comunismo” e quindi di essere neofascisti » clima forte
»
alla fine del ’46 sistemazione provvisoria » alla Jugoslavia la penisola
istriana eccetto una striscia
comprendente Trieste e Capodistria che
costituisce il Territorio libero di Trieste
»
Territorio libero di Trieste diviso in 2 parti » zona A: Trieste e dintorni
occupata dagli alleati che poi la
passano agli
italiani (facendo arrabbiare i comunisti)
» zona B: tenuta dagli jugoslavi
»
ottobre ’54 dopo momenti di forte tensione sancisce di nuovo la spartizione
(zona A all’Italia e B)
»
solo nel ’75 si giunge ad un accordo: trattato di Osimo » le due parti si
riconoscono la sovranità
»
questo tema diventa patrimonio della destra fascista, mentre i democristiani
passano sotto silenzio
l’avvenuto per la volontà di stabilizzare
una situazione di pace e perché Tito si era schierato con
l’alleato comune americano (celebre frase
presidente americano: Tito is a son of bitch, but is our son of
bitch)
» la storiografia non ne parla perché equivaleva ad essere considerato un
fascista
5. scelta di campo: non è possibile essere
neutrali (in Italia c’era il + importante partito comunista mondiale)
»
a differenza della prima guerra mondiale la questione del confine orientale non
fu il nodo della politica
estera italiana » per un paese sconfitto il
problema è quello della scelta di campo fra i due blocchi
»
scelta italiana condizionata da fattori esterni » appartenenza alla zona di
occupazione anglo-americana
»
diventa esplicita dopo lì’estromissione delle sinistre dal governo e
l’accettazione del piano Marshall
»
scelta sancita dalle elezioni del 18 aprile ‘48
6. adesione al Patto atlantico
»
non era scontato che la scelta di campo si traducesse anche in un’alleanza
militare
»
l’ipotesi di un’adesione italiana suscitò » opposizione dei socialisti e
comunisti
» perplessità nel mondo cattolico e nel centro-sinistra
» contrarietà nella Chiesa che vede male i protestanti, ma
preferisce gli Stati Uniti alla Russia
»
infine prevalse la volontà di De Gasperi e del ministro degli Esteri Carlo
Sforza: vedevano in esso uno
strumento per garantire una più stretta
integrazione con l’Occidente
»
marzo ’49 » l’adesione fu approvata dal Parlamento dopo un acceso dibattito
» firma del Patto a
Washington (l’Italia è uno dei primi paesi ad aderirne)
» segna il destino della nostra nazione, da
quel momento siamo un paese occidentale
» garantisce la nostra
immunità dai russi
GLI
ANNI DEL CENTRISMO
- Centrismo = forma politica in cui i
democristiani occupano la posizione centrale nel governo
- 1948-53: prima legislatura repubblicana
presieduta da De Gasperi » periodo massima egemonia della Dc
» Dc
si allea con i partiti laici minori » associa ai governi di De Gasperi
rappresentanti del Pli, Pri, Psdi
»
appoggia la candidatura alla presidenza del liberale Luigi Einaudi » eletto nel
maggio ‘48
» due
parte » la Dc molto forte, occupa il centro dello schieramento politico
» ali estreme vengono
escluse: la sinistra social-comunista, la destra monarchica e neofascista
»
componenti essenziali del centrismo » riformismo senza sconvolgere gli
equilibri sociali
» conservare il consenso delle masse popolari, soprattutto contadini
- Maggio-dicembre 1950: riforma agraria (chiesta
dai contadini dall’800!)
»
situazione: nel Sud il latifondo, nel Centro la mezzadria » creava squilibrio
economico
» creava malcontento che avvantaggiava le
sinistre
» fissa
le norme per » l’esproprio delle terre ai grandi latifondisti » si favorisce la
piccola azienda agraria
» il
frazionamento delle grandi proprietà terriere (delta del Po, Maremma, Campania,
Sardegna,
Puglie, l’intera Sicilia) affidando le terre ai contadini
» la
Dc egemonizza il ceto dei contadini indipendenti tradizionalmente considerati
garanzia di ordine e
stabilità sociale con la Confederazione dei
coltivatori diretti (Coldiretti)
»
al Centro » i mezzadri diventano proprietari » costituiscono una forte base di
consenso per la Dc
»
al Sud » importante migrazione verso nord
»
fallimento » le piccole aziende agricole si dimostrano poco vitali
» non serve a contenere il
fenomeno della migrazione dalle campagne (da inizio anni ‘50)
- Agosto 1950: varata la legge che
istituisce la Cassa per il Mezzogiorno = nuovo ente pubblico con lo scopo di
promuovere lo sviluppo economico e civile delle regioni meridionali attraverso
il finanziamento statale per le infrastrutture (strade, acquedotti, centrali
elettriche…) e il credito agevolato alle industrie nelle aree depresse
» si
prolunga per oltre un trentennio (la Cassa fu sciolta nel 1983)
»
risultati non corrispondono alle attese » effetti positivi sull’economia e sul
tenore di vita della popolazione
» non mette in moto un processo di modernizzazione autonomo
» non basta per riempire il divarico con il nord (in forte sviluppo)
» diventa anche oggetto di corruzione
- Legge Fanfani » finanziamento della
costruzione di case popolari a basso costo
- Riforma Vanoni (ministro delle Finanze) »
introduce l’obbligo della dichiarazione annuale dei redditi
»
risponde all’articolo della Costituzione che prevede la progressività fiscale:
tasse pagate in base al reddito
- Conseguenze politiche delle riforme
» avversione
della destra e i liberali si ritirano dal governo nel ’50 perché contrari alla
riforma agraria perché
le riforme avvantaggiano molto la classe più
povera mentre loro poggiano su quella benestante
»
le sinistre continuano una dura opposizione nei confronti del governo De
Gasperi
»
la politica economica continua a basarsi sull’austerità finanziaria e sul
contenimento dei consumi privati
»
nonostante la ripresa produttiva degli anni ’50 » disoccupazione a livelli alti
» salari si mantengono bassi
» socialisti e comunisti soffiano molto su questi temi
- I partiti di sinistra e la Cgil
reagirono mobilitando le masse operaie » serie di scioperi e manifestazioni
»
il governo risponde intensificando l’uso di mezzi repressivi: c’era il rischio
del ritorno al comunismo in un
paese che aveva scelto l’Occidente con il
patto atlantico » De Gasperi teme per la stabilità
»
forze di polizia sono potenziate con la creazione di reparti celeri: gruppi
motorizzati di pronto intervento
»
vennero spesso usate le armi da fuoco contro i manifestanti » molte vittime,
momenti drammatici
»
prefetti e questori limitano le libertà di riunione valendosi di leggi varate
in epoca fascista
»
comunisti e socialisti vengono schedati e a volte discriminati negli impieghi
pubblici
»
le destre prendono molti consensi
- La “legge truffa”
»
nell’imminenza delle elezioni del ’53 De Gasperi e gli alleati tentano di
rendere inattaccabile la coalizione
centrista modificando i meccanismi
elettorali in senso maggioritario
»
viene assegnato il 65% dei seggi alla Camera al gruppo di partiti alleati che
ottenesse il 50%+1 dei voti
»
né le opposizioni di sinistra né quelle di destra potevano aspirare a raggiungere
questo risultato
»
nascono da qui le violente polemiche e il nome “legge truffa”
»
le opposizioni conducono un pesantissimo ostruzionismo per allungare i tempi di
approvazione della legge
»
approvata nel marzo ’53 con una durissima battaglia parlamentare » ma comunque
non sarà efficace
- Elezioni giugno ‘53
»
la coalizione al governo fu sconfitta mancando per poco l’obiettivo del 50%
» i
voti vanno soprattutto sulla destra neofascista e poi alle sinistre
»
il premio di maggioranza non scattò: prima sconfitta per la Dc » la legge
maggioritaria viene accantonata
»
De Gasperi si dimette dopo un voto contrario della Camera » si chiude l’epoca
degasperiana (’47-‘53)
RICERCA DI NUOVI EQUILIBRI
POLITICI » lunga fase
- Situazione » il paese cominciava a
modernizzarsi, la ripresa economica si consolidava: molti affari all’estero
» si rafforzano i legami con l’Europa avanzata
» ribaditi nel marzo ’57 dall’adesione italiana al
Mercato comune europeo
- Fase ’53-’56 » nella Dc (ancora al
governo) si avverte l’esigenza di rinnovamento
» i seguenti governi si appoggiano sull’esigua
maggioranza quadripartita
» si guarda un po’ a destra e un po’ a
sinistra per cercare appoggi » fine del centrismo
» idea che lo Stato deve essere strumento per
lo sviluppo » nuovo ruolo di centralità dello Stato
- Il piano Vanoni (ministro del Bilancio):
presentato in Parlamento nell’estate 1955
» è
il primo tentativo di programmazione economica della storia italiana: obiettivo
= crescita del paese
» dicembre
’56 » creato il ministero delle Partecipazioni statali » coordina le attività
delle aziende statali
» nuovo rilievo
all’Iri e all’Eni
- Enrico Mattei (ex partigiano) fonda
l’Eni (Ente nazionale idrocarburi) nel ‘53
»
De Gasperi lo aveva incaricato di chiudere l’Agip » disobbedisce perché capisce
che il paese ha bisogno di
indipendenza nelle risorse petrolifere per
lo sviluppo
»
scopre fondi petroliferi a Piacenza » gonfia enormemente la cosa, ma in realtà
non c’è così tanto petrolio
» nella famosa
benzina di Corte Maggiore c’è anche petrolio importato
»
l’Eni inizia ad avere un grandissimo peso politico anche in politica estera,
pur essendo un ente economico
» finanzia
i movimenti indipendentisti da Francia ed Inghilterra in Africa, assicurandosi
così il 25% dei
contratti petroliferi in caso di vittoria e
di ottenuta indipendenza (di solito si chiedeva il 50% » accettano)
»
fonda il giornale Il Giorno che diventa la voce dell’Eni e presenta
all’Italia i fatti di politica estera da un
punto di vista vantaggioso per l’azienda
»
Mattei spinge inoltre a costruire il sistema nazionale di autostrade
(autostrada del sole) » così ci guadagna
perché favorisce il circolo stradale e
quindi la dipendenza dalla benzina + fonda l’Autogrill
»
inoltre porta il gas a tutte le città italiane
- Aprile ’56: viene insediata la Corte
costituzionale
»
composta in parte da magistrati, in parte da membri nominati dal Parlamento e
dal presidente della Rep.
- ’53-’58: anni della seconda legislatura
repubblicana
» ’53:
sconfitta politica di De Gasperi » emarginazione del gruppo dirigente
degasperiano
» emerge la nuova generazione di democristiani formatisi dall’Azione
cattolica negli anni ’20 e ‘30
»
nuova generazione = Aldo Moro, Amintore Fanfani, Paolo Emilio Taviani
» più legata
alle problematiche del cattolicesimo sociale
» favorevole
all’intervento statale nell’economia
» critica
l’impostazione liberalista dell’immediato dopoguerra
- ’54 Fanfani diventa segretario della Dc
»
svincola il partito dai condizionamenti della Confindustria e lo collega agli
enti statali (soprattutto Eni)
»
così » svecchia il partito e tutta la politica italiana
» ma crea intreccio tra potere
partitico ed economia che avrebbe originato gravi degenerazioni (?)
»
non muta la linea centrista di De Gasperi
- ’55 viene eletto Giovanni Gronchi
(democristiano di sinistra) sostenuto contro le indicazioni della segreteria ma
appoggiato dai socialisti e dai comunisti
» si
concretizza la consapevolezza nel partito della fragilità della formazione
centrista quadripartita
»
dal ’54 il psi aveva allentato i legami con il Pci e si era aperto ad un
dialogo con i cattolici
»
nel ’56 c’è la denuncia dei crimini di Stalin al XX congresso del Partito
comunista sovietico e l’invasione
sovietica dell’Ungheria » il Pci si mantiene
fedele al modello sovietico
» il
Psi si staccò in modo definitivo: Nenni guida la svolta autonomista senza
rinunciare alla prospettiva di una trasformazione sociale, si apre con
Dc
dichiarandosi disposto a collaborare per una politica di riforme
» chi
brigava con Mosca era escluso dal governo
» Aldo
Moro: è necessario un governo che tenga in considerazione la voce della più
ampia fetta possibile,
della maggioranza della popolazione, c’è
esigenza di allargare l’alleanza » apriamoci ai socialisti
»
l’apertura a sinistra era però ostacolata da una grande parte della Dc e dalla
destra economica
»
nel ’60 » elezione del democratico Kennedy: fine delle perplessità americane
per un’apertura ai socialisti
» muore Pio XII (antisocialista
integrale) e viene eletto Giovanni XXIII (aperto ai socialisti)
- Gronchi dà la guida del governo a
Fernando Tambroni
» primavera
’60: è un governo di sinistra ma non ha voti per governare » cerca voti nel
Movimento sociale
italiano (neofascisti) » protesta di tutti i
partiti laici e della sinistra della Dc, che si dimise dal governo
»
la tensione esplose a fine giugno: il governo autorizza il Movimento sociale a
tenere un congresso nazionale
a Genova » interpretato come sfida alla
tradizione antifascista e operaia della città
» suscita una rivola
popolare (30 giugno-2 luglio ’60): scontro operai e antifascisti-polizia
»
dilagano manifestazioni antigovernative in molte città, represse aspramente
»
Tambroni fu sconfessato dalla Dc e costretto a dimettersi » cade ogni hp di
governo con l’ala destra
- Agosto ’60: nuovo governo monocolore
presieduto da Fanfani » apre la stagione politica di centro-sinistra
» gennaio
’62: congresso della Dc in cui Aldo Moro (segretario) fece accettare la svolta
a gran parte della Dc
- Marzo ’62: nuovo governo Fanfani: Dc +
Pri + Psdi + programma concordato con il Psi
» questo
governo socialdemocratico era retto dalla non sfiducia dei socialisti: al voto
di fiducia i socialisti si
astengono così la soglia di maggioranza
necessaria si abbassa
»
il programma del centro-sinistra di attua in una serie di riforme
- Riforme del ’62 » potenziati gli
interventi statali nell’economia per ridurre gli squilibri sociali e il divario
tra Nord e Sud con la programmazione economica
1. nazionalizzazione dell’industria
elettrica » Enel (Ente nazionale per l’energia elettrica)
»
luce elettrica = sviluppo delle fabbriche, lavoro serale, illuminazione di
grandi parti del paese
emarginate i cui costi erano insostenibili
per un privato ma accessibili per le disponibilità statali
2. scuola media unica
»
si aboliscono gli istituti di avviamento professionale, in alternativa alla
scuola media, che escludeva la
possibilità di passare agli studi liceali »
permette di proseguire gli studi e di avvalorare la cultura
3. nominatività dei titoli azionari
»
sapendo chi possiede il capitale può essere tassato
» radicalmente
modificata nel ’64 dopo una fase di fuga all’estero dei capitali con crollo in
Borsa
4. attuazione dell’ordinamento regionale
previsto dalla Costituzione
»
era temuta dalla Dc perché avrebbe rafforzato le sinistre al livello del potere
locale » fu rinviata
5. la politica di programmazione non riuscì
mai a tradursi in pratica
- Elezioni aprile ’63
»
la Dc ed il Psi perdono voti » successo dei liberali che si erano opposti
all’apertura a sinistra
»
dicembre: 1° governo organico di centro-sinistra sotto la presidenza di Aldo
Moro (+ moderato di Fanfani)
» sempre
+ ostili le forze contro il centro-sinistra » destra economica
» alte gerarchie
militari
» presidente della Repubblica Antonio Segni
»
nel ’64 si diffondono voci di un colpo di Stato promosso da Giovanni de Lorenzo
capo delle forze armate
»
viene bloccato il processo delle riforme perché si manifestano segni di crisi
economica » politica + cauta
»
nella stessa Dc sono pochi quelli che avevano promosso l’avvicinamento con la
sinistra ed era forte il
rifiuto ideologico di scelte radicali » valore
tradizionalmente cristiano » viene meno la spinta riformatrice
»
Moro » tendeva a risolvere i contrasti con compromesso e mediazione » per lui
la politica è dialogo
» vuole allargare il consenso »
anche a costo di uno svuotamento dei connotati originari del governo
»
più delle riforme è necessaria l’unione sociale » importante per un paese ex
ideologizzato
- Scissione e contrasti nel Psi
»
la parte più radicale dei socialisti non approva la politica ultramoderata di
Moro
» ’64:
la minoranza di sinistra che non voleva rinunciare all’alleanza con il Pci e
non condivide la scelta
governativa dà vita al Psiup (Partito
socialista di unità proletaria)
» 2
linee » le riforme sono essenziali per modificare il sistema economico-sociale
» Riccardo Lombardi
» modifica degli equilibri
politici + unificazione con il Psdi » Pietro Nenni
»
ottobre ’66 » unione tra Psi e Psdi » dopo tre anni si separano di nuovo dopo
le deludenti elezioni del ’68
»
il Psi perde consenso per l’accresciuto Pci
- Isolamento del Pci
»
nel ’64 muore Togliatti durante un soggiorno in Urss » funerali sono esempio
emblematico del suo seguito
» memoriale
di Yalta (testamento politico) » indica linea di indipendenza da Mosca
» indica l’originale
“via italiana al socialismo”
»
dicembre ’64 » a Segni succede come presidente della Repubblica Giuseppe
Saragat (socialdemocratico)
» nonostante abbia il
25% dei voti, il Pci rimane isolato
- Per un decennio continuano i governi di
centro-sinistra
»
fino al ’68 governi Moro
»
poi da Mariano Rumor e da Emilio Colombo
»
poi questa linea si rivela inadeguata » finisce con i cosiddetti “governi
balneari”, brevi, finivano con l’estate
IL “MIRACOLO ECONOMICO”
(’58-‘63)
- In questi anni il processo di crescita
iniziato dopo il 1950 raggiunge il suo culmine
»
l’Italia raggiunge il livello dei paesi europei più sviluppati e
industrializzati
»
il prodotto interno lordo cresce del 5/6% annualmente
»
lo sviluppo interessa soprattutto l’industria manifatturiera: triplica la sua
produzione
»
rinnovamento degli impianti e delle tecnologie nel settore siderurgico,
meccanico, chimico
»
sviluppo delle esportazioni dei prodotti italiani all’estero (elettrodomestici,
abbigliamento)
»
solidità della lira
»
prezzi stabili
»
successo organizzativo delle Olimpiadi di Roma (1960) e delle celebrazione del
centenario nel 1961
»
immagine dell’Italia ottimisticamente prospettata verso maggiore benessere »
diventa paese industriale
»
molto limitata invece la modernizzazione delle attività agricole
- Fattori che avevano promosso lo sviluppo
»
scelta di appartenere al campo Occidentale
»
adesione alla Cee
»
scarto fra l’aumento della produttività e il basso livello dei salari per larga
disponibilità di manodopera per
l’estesa disoccupazione e per il costante
afflusso migratorio dalle zone depresse a quelle progredite
- Crescita delle retribuzioni e dei
consumi
»
l’agricoltura non riuscì a rispondere all’accresciuta domanda della popolazione
ed a nuove abitudini
alimentari » più consumo della carne per
l’ascesa dei redditi e l’aumento delle retribuzioni (da anni ‘50)
»
calo della disoccupazione » accresciute lotte sindacali » ottengono
miglioramenti salariali
»
mette però in moto un processo inflazionistico » nel 1963-64 lo sviluppo ha
battuta d’arresto
»
gli investimenti (uno dei fattori più positivi del boom) si ridussero
notevolmente
»
dal ’66 la crescita riprese anche se a ritmi + lenti
- Addio vecchie abitudini e valori della
società contadina » gli italiani entrano nella civiltà dei consumi
- Massiccio esodo dal Sud verso il Nord e
dalle campagne verso la città
» è
un problema grave per l’amministrazione delle città settentrionali
»
in una città nel nord la popolazione poteva crescere in breve tempo del 40%:
mancano case, servizi per tutti
»
per risolvere questo problema si inserisce l’intervento dello Stato (cassa
Meridionale)
»
era segno del progresso del paese + diminuzione delle emigrazioni all’estero
» repentina
espansione delle città avvenne però in modo disorganizzato » speculazione e
disordine
- La popolazione italiana cresce
esponenzialmente » nel 1960 nascono 1 milione di bambini (“baby boom”)
- Televisione e automobile furono gli
strumenti e i simboli principali di questo cambiamento
» nasce
la Rai: ente statale che già deteneva il monopolio dell’emittenza radiofonica
»
la televisione promuove » una lingua comune, la lingua nazionale a discapito
dei dialetti
» nuovi
modelli culturali di massa
- Automobile. Simbolo di una nuova
indipendenza e possibilità di movimento » boom della Fiat
»
rete di autostrade nazionali promosse da Matteotti completata negli anni ‘70
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