L'espressionismo
- Caratteristica: far interagire codici linguistici e stilistici diversi per ottenere effetti dissonanti/originali
- Critico Gianfranco Contini: lo considera una vocazione tipica della nostra letteratura fin dalle origini (Dante nellsa Commedia impiega termini popolari assieme a termini aulici, varietà dialettali non toscane e toscane)
- Affinità con l'espressionismo avanguardistico europeo (sviluppatosi soprattutto in Germania dal 1905)
- Lingua: uso di molteplici varietà dell'italiano, lessico raro, neologismi
- Sintassi: spezzata e complessa
- Differenze con l'espressionismo avanguardistico europeo:
- Non affronta direttamente i temi della modernità primonovecentesca (problema politico-rivoluzionario)
- Molti espressionisti collaborano con la rivista fiorentina La Voce (1908-16) → i cosiddetti "vociani"
→
forma del frammento: testi
brevi, intensi, evocativi, dalla tensione lirica anche in prosa
→
obiettivo: scavare l'interiorità
spirituale → attenzione alle correnti filosofiche anti-positive (Bergson)
→
rappresentanti maggiori:
- Clemente Rebora (Frammenti lirici; Canti anonimi): propensione all'analisi esistenziale acuta e drammatica con un linguaggio aspro, riprese colte (Dante), effetti fonici violenti
- Giovanni Boine (Frantumi): critico e famoso per esperimenti di poemi in prosa → esprimere sentimenti lirici in frasi brevi e intense, prosastiche ma scandite da forte ritmicità (modelli: Baudelaire, Rimbauld)
- Piero Jahier (Poesie): impiega spesso in alternanza poesia e prosa, incrocia forte impegno etico-civile con rigorismo religioso → fratellanza nei confronti dei soldati nelle trincee
- Dino Campana (Canti orfici): molteplici influssi (poeti maledetti francesi, futurismo, classici);
orfismo
→ poesia simbolista di significati profondi e nascosti dietro al superficie
della realtà
Attenzione
all'elemento visivo (paesaggi), che smorza la propensione visionaria
Anafora
e figure di ripetizione per creare un'atmosfera onirica (La notte)
- Camillo Sbarbaro (Pianissimo, per la Voce): tracce vociane poco vistose, privo di caratteri estremisti ma classici; è una raccolta di testi rivolti ad un interlocutore o al peta stesso → riflessioni interiori scaturite spesso da eventi occasionali (modello: Leopardi), usa elementi tradizionali senza pedanteria; per la sua non gridata analisi della sofferenza esistenziale diventa modello di Eugenio Montale
- Federigo Tozzi (Con gli occhi chiusi, 1919): narrativa di tipo espressionista
- Prosa espressionista
→
asperità, vocaboli rari
→
scrittori espressionisti legati alla "Voce" hanno usato: frammento o poema in prosa (prosa
lirica)
- Enrico Pea: usa il vernacolo in funzione antidillica (Il romanzo di Moscardino: 4 romanzi brevi)
- Lorenzo Viani: toni grotteschi per descrivere emarginati, componente anarchica (Angiò uomo d'acqua)
- Federigo Tozzi (1883-1920): infanzia segnata dal dispotismo del padre e da dissesti familiari, nel 1919 esce Con gli occhi chiusi → Piero ama Ghisola idealizzando la sua non reale purezza, la scopre gravida e cessa di amarla → efficacia della resa narrativa: accostamento di rapidi quadri da diverse prospettive, a volte deformati, flusso temporale sconnesso, componenti oniriche → dimensione psicologica del racconto
→
conosce le teorie freudiane e le teorie dello statunitense William James sul stream of feelings = la vita
psichica dell'individuo viene descritta
attraverso flussi che si succedono ininterrottamente
compenetrandosi → il libro si può
interpretare come resoconto di sensazioni provate "con occhi chiusi"
Tre croci e il podere →
costruzione narrativa più tradizionale, ma temi tratti con petenza: senso del
destino inevitabile, colpa che i
protagonisti devono scontare, autodistruzione
Novelle → esplicitano le componenti
violente nei rapporti interpersonali
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