Fase cruciale poesia
novecentesca rappresentata anni 60 segna una svolta vera per il modo di
rappresentare la poesia.
Frontiera → prima raccolta
Da un lato c'erano
una serie di contatti con poesia di
stampo ermetico ma De Benedetti intuì un'esigenza
di realismo maggiore, di ancoraggio alla realtà
Vicenda del l'io
personaggio molto stilizzata
Diario di Algeria → seconda
raccolta
Lo pubblica
nell'immediato dopoguerra: racconta la propria
esperienza della guerra, che è sintomatica tanto più eccentrica, laterale, è un'esperienza mancata
→ questo sarà un cruccio/rimorso che lo accompagnerà per tutta la vita
→ viene arruolato
come soldato esercito italiano fascista
→ mandato attraverso
Europa est fino in Grecia nella prospettiva di sbarcare in nord Africa
→ ma la compagnia di
Sereni viene fatta rientrare in Italia
→ poi mandati in
Sicilia sempre in un primo momento sempre con prospettiva di sbarcare in nord
Africa, ma nel luglio
'43 sbarcano gli americani, quindi
battaglione di Sereni viene fatto prigioniero
→ trasportati in
nord Africa come prigionieri in campi di concentramento anche se molto diversi
da quelli tedeschi,
vengono tenuti in condizioni molto
decorose, non è esperienza drammatica per condizioni di vita dure
Semplicemente Sereni
e i suoi compagni non hanno fatto nulla
→ assiste ai momenti cruciali della guerra da
lontano, condizione di reclusione sospensione dalla storia dal tempo e
questo rimarrà per sempre un cruccio
profondissimo
→ senso di un'esperienza mancata, di aver mancato
l'impegno con la storia, la possibilità di partecipare al riscatto
dell'Italia alla guerra di liberazione
alla resistenza, perché torna in Italia a liberazione ormai compiuta
Prima sezione: testi
che si susseguono in ordine diaristico
(con indicazione di data e luogo) che ripercorrono
le tappe del suo viaggio militare
(Italia-Europa dell'est-Grecia-cattura vicino a Trapani da parte degli
americani)
→ la sezione
centrale scandisce un anno di prigionia in questi campi di concentramento
→ l'io poetico si
trova a Milano e ripensa a quello che è avvenuto nel passato
→ dal pdv stilistico
formale ancora si avverte qualche traccia di linguaggio evasivo rarefatto,
qualche debito con
l'ermetismo, ma l'urto con la tematica
storica attribuisce una carica narrativa testimoniale, un impegno con la realtà
Alla fine degli anni '50: Gli strumenti umani → terza raccolta
→ diventa uno degli intellettuali più potenti:
direttore della Mondadori, principale casa editrice italiana
→ prende corpo la
sua terza raccolta (Gli strumenti umani),
struttura più dialogica polifonica rappresentativa, rende conto del suo
difficile rapporto con società è tempo in cui si trova immerso.
Sereni è un autore
estremamente parco, la sua produzione poetica si riduce a 4 libri di poesia,
fatto abbastanza anomalo nell'ambito della poesia novecentesca.
È uno dei massimi
poeti del 900 occupa posizione analoga rispetto a Montale nella prima metà del
900
Vittorio
Sereni, La pietà ingiusta (da Gli strumenti umani, 1965)
La pietà ingiusta fa parte di un filone
cospicuo di testi in cui riflette da vari punti di vista sull'esperienza della
II guerra mondiale e la vicenda dell'olocausto
→ sempre più si
acuirà in Sereni impressione che la II guerra mondiale ha segnato un punto di
strappo nella storia
dell'uomo, perché porta alla luce la
possibilità di un male assoluto mai sperimentato così potente
→ la storia non può
più procedere oltre quel male, quel male ha interrotto, ha bloccato il senso
della storia, non è
possibile andare avanti perché continua ad
occupare la mente di tutti anche dopo la sua fine
Ha struttura
complessa, stratificata.
- Situazione enunciativa:
Come
si percepisce fin dal primo verso si presenta come tipico testo con presa diretta dell'io in scena
→
ci descrive la situazione nel momento stesso in cui la sta vivendo
Il testo si apre introducendo una battuta
altrui in lingua francese
→
traduzione:
bisogna fare attenzione,
sai.
E soprattutto, se l'affare
vada a buon fine,
non rinvangare le cose
passate.
Sembra stato uno, uno delle
SS
che si è arruolato nell'esercito
senza essere tedesco…
→
sono istruzioni rispetto ad un atteggiamento da tenere, riguarda un terzo
soggetto che deve partecipare a un
incontro d'affari → l'io poetico deve
incontrare personaggio rispetto al cui passato ci sono delle ombre
- Situazione rappresentata:
Chi è questo personaggio? È stato una SS → situazione eticamente molto
intensa, difficile, drammatica
→
episodio reale: Sereni fa un mestiere
importante per cui viaggia spesso all'estero, il francese era usato come lingua
di mediazione in quel tempo; si trova a dover trattare con ex SS
Prima strofa:
Pone soggetto davanti a serie di crucci:
anche gli altri partecipanti all'incontro si preoccupano di smorzare tentazione
da parte di Sereni che sarebbero inopportuni in questo contesto
Intera
battuta in francese non segnalata da segni diacritici che
accompagnano discorso diretto
→
non ricerca un effetto di mimetismo, non lascia la battuta
francese per amor di realtà cronachistica
→
è un elemento di disorientamento per il
lettore che da un certo punto di vista enfatizza ma anche attutisce il
contenuto
della rivelazione contenuta in questa battuta = devi scendere a patti con un
criminale nazista
→
viene espressa formalmente anche da scelta di alterazione del codice
linguistico, rivelazione viene registrata
dall'io poetico nei versi immediatamente
successivi, che sono una sorta di monologo interiore espresso
attraverso un discorso diretto libero,
perché la voce non ci dice "io penso che…", è ciò che sta pensando in
quel momento, lo pensa e lo trascrive
immediatamente
Prima
parte racchiusa in una unica blocco strofico anche con un altro dispositivo di
ingabbiamento della battuta francese: doppio
verso a gradino
Seconda strofa:
Da
qui il testo prosegue su doppio binario:
- Realistico di cui il poeta rende conto della scena che sta vivendo
→
descrive la scena in cui si svolge pranzo o cena di lavoro
- Visionario-allucinatorio → mentre si trova in questa scena il suo rimuginare intorno all'esperienza che sta facendo (l'aver davanti a sé un ex criminale nazista) produce nella mente del poeta un effetto dissociazione, una fuga di immagini, di associazioni
→
già aria di niente mette un altro piano
rispetto a quello strettamente reale, ma non è strappo forte
→
già piccola stratificazione del discorso nella parentesi: armi (chi le avesse) → tende a sovrapporre alla
scena reale l'assillo delle memorie di una
esperienza altra che ha a che fare col passato
→
questa interferenza prende piede e si esaspera nei versi successivi con accumulo di immagini che
rimandano
ad una dimensione d'incubo o esplicitamente agli orrori della guerra:
- Orripilanti cataste: quasi appaiono sulla tavola o sotto anche se negate → sovrappone pranzo a sterminio nazista
- Matasse innocue
- Oro a scaglie: pratica della sistematica estrazione di denti e protesi d'oro a cui venivano sottoposti i prigionieri nei campi di concentramento
- Deserto di sale
- Nubi d'anime esalanti-esulanti da camini: immagine dei forni crematori
- Stormi
- Una raffica in un'ora di notte: fucilavano nella notte alcuni prigionieri
- Cammello che ripassa per la cruna in piena libertà: immagine biblica (Vangelo di Marco, 10;25: E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio!)
→
ciò che sembrava essere impossibile è diventato possibile
- Città di cenere
Si
intrecciano nella mente in questo flusso coscienziale magmatico con osservazioni razionali: l'affare è un
presento, l'affare un trucco, solo adesso si
comincia a capire
→
denuncia come la colpa imperdonabile di questo soggetto è stata dimenticata,
sta facendo affari come un
uomo qualunque, anzi è pretesto per
celebrare piena reintegrazione di questo soggetto nella società
La poesia registra la reazione di
sconvolgimento mentale emotivo provocata da essere seduto al tavolo della
trattativa con un ex SS, che fa riflettere l'io su un cruccio etico: come si
può perdonare e andare oltre?
Terza strofa:
Costruita
in modo analogo alla II: una parte realistica e una allucinata senza che sia
esplicitato il passaggio
dirò più tardi: elemento ambiguo per situazione enunciativa
→ chi lo dice? Il soggetto che vive questa situazione già immagina di esserne fuori, di essere a
distanza da questa situazione, di ripensarci e di giudicarla incredibile,
inammissibile ma mentre già è nella situazione la giudica impossibile
incredibile
→
sdoppiamento coscienziale, diffrazione su piano temporale, percezione di sé da
fuori, da futuro prossimo
Indebita pietà → qui
spiega il titolo: il contenuto
inammissibile, visioni immotivate a cui si lega sentimento addirittura di
pietà, esserne coinvolti fino a indebita pietà
Secondo flusso di immagini: esercito
nazista in sfacelo dopo la sconfitta, rientra consapevole ormai della sconfitta
militare che prelude alla fine di un'epoca, alla fine della guerra,
all'ingresso di un nuovo stato di pace, una nuova società civile rappacificata
in cui quale può essere quel destino che quei soldati immaginano per sé? → si immedesima nella consapevolezza della
sconfitta e del marchio di infamia che graverà su tutti loro una
volta finita la guerra → un soldato
nazista non poteva avere percezione che le colpe di cui si era macchiato lo
avrebbero accompagnato per sempre
→
tra tutte spicca la faccia di quella persona SS che ha davanti a sé, se la
immagina nel momento di
consapevolezza della sconfitta e di non
avere più un futuro come lo scolaro bocciato
→
queste visioni inducono nel poeta un movimento
di pietà subito certificata come ingiusta e nello stesso
tempo c'è →
si affaccia anche per gli altri come possibilità di provare moto di pietà per
il destino del singolo
uomo che ha vissuto dall'altra parte
questa tragedia epocale che ha coinvolto tutti → il fatto di essere
dall'altra parte lo ha macchiato di una
colpa imperdonabile dal piano del giudizio, ma al di là del giudizio c'è
moto di pietà. Immagini allucinatorie
restituiscono difficoltà da parte del soggetto di confrontarsi con la
situazione a cui ha a che fare
Strofe finali:
Cambio di registro: mentre le prime
distese, caotiche in flussi sintattici catene di immagini vorticose, qui sentenziosità e secchezza, ritorno al piano
realistico → firma dell'affare certificherà una volta per tutte anche da
parte del poeta la reintegrazione dell'SS
→
ma sotto che segno questa reintegrazione? → pace formale, istituzionale
barattata con pietà umana
Scena
reale però poi si colora ancora di tinte grottesche: mozzicone di mano
→
la firma assume una valenza ulteriore,
si proietta
→
questo soggetto scomparirà avendo ottenuto ciò che desiderava: la riammissione
in una socialità legittima
- Metrica:
L'alternanza
realismo-visionarietà si vede anche nel piano formale, caratterizzato da forte
e spiccata informalità
→
uso rima asistematico del tutto
→
molti versi hanno misure ampie superando
l'endecasillabo → difficile da dire che si tratta di idea che
allungamento del verso sia un effetto della poesia che va verso una gestualità che
ha ben poco di prosastico,
→
zone di cornice con più tensione di chiusura, discorsività sentenziosa
epigrammatica
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