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domenica 30 settembre 2012

MARIO CONTRO I CIMBRI E I TEUTONI - versione latina


Quando fu condotta la guerra in Numidia contro Iugurta, i consoli romani Marco Manlio e Quinto Caepio vennero sconfitti con un terribile massacro vicino al fiume Rodano dai Cimbri, Teutoni, Tugurni e dagl’Ambri, che erano popolazioni germaniche e galliche; persero inoltre i loro accampamenti e gran parte dell’esercito. La paura di Roma era grande, appena quanto nelle guerre puniche al tempo di Annibale, perché i Galli avevano invaso Roma per la seconda volta. Perciò Mario venne eletto console per la seconda volta dopo la vittoria a Iugurta e gli fu assegnata la guerra contro i Cimbri e i Teutoni. Gli fu permesso di godere del consolato anche per la terza e quarta volta, perché la guerra dei Cimbri si protraeva. Ma durante il quarto consolato ebbe come collega Quinto Lutarzio Catone. Allora si scontrò con i Cimbri e in due combattimenti uccise trecentomila tra i nemici, ne catturò ottantamila il loro comandante Teutobalo, a causa di questo merito venne eletto console per la quinta volta anche se era lontano.

IL VITELLO E IL BUE - versione latina


IL VITELLO E IL BUE

Un vitello bello, e dalla testa perfetta, mentre saltellava per il prato, vide un bue che fendeva continuamente i campi con l’aratro. “Non ti vergogni – disse – di portare dei lacci attorno al tuo vecchio collo e non ti rammarichi, posti i gioghi, di non conoscere cos’è il tempo libero? Per me solo, il correre nelle distese d’erba è accessibile per ciascuno ed è diritto andare nei boschi erbosi”. Ma il bue, non essendo stato mosso all’ira dalle parole del giovane vitello, sebbene stanco lavorava la dura terra con il vomero, in attesa che, deposto l’aratro, gli fosse consentito di riposare lietamente sul letto erboso e per i prati. Poco dopo rivolse l’attenzione all’agnello, legato e portato verso gli altari sacri, vicino con ira al coltello del vittima rio. “La stessa bontà del signore – disse – che fa di te privo del giogo, è quella che ti dà la morte”.
La favola ci insegna questo: giova agli uomini più sopportare la fatica che trovare una morte amara, pur avendo goduto di tranquillità.

sabato 29 settembre 2012

RECORDING SCRIPT - secondo ascolto


RECORDING SCRIPT

Ho avuto questo colloquio di lavoro, al ventisettesimo piano di un grande edificio di uffici. È stato dopo le sei e molte persone erano già andate via. Sono entrato nell'ascensore e ho premuto il bottone. Per prima cosa ho notato che ha dato una specie di scossa, ma ha iniziato a scendere. Poi ci fu un terribile suono di metallo che si scontra e ha tremato per fermarsi. Ero bloccato tra il dodicesimo e tredicesimo piano! Per cominciare, ero deciso a non farmi prendere dal panico. C’era un pulsante dell’emergenza, che ho premuto per anni. Poi, ho visto un telefono, ma quando ho alzato la cornetta, la linea era morta. A questo punto la mia determinazione andò completamente a pezzi. Ho sgridato e strillato, ho picchiato alle porte, ma nessuno venne in aiuto. Alla fine, sono sprofondato sul pavimento e ho pianto come un bambino. In conclusione, ci vollero ben quattro ore prima che il portiere notturno realizzò quanto era successo e chiamò i pompieri. Non sono mai più andato in ascensore.

giovedì 27 settembre 2012

INFERNO - CANTO II - parafrasi

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THE HAPPY PRINCE - compito


Scrivi un testo breve in cui devi spiegare il significato della frase estrapolata da “The Happy Prince”
E porta esempi dal testo.

“There is not Mystery as great as the Misery.”

Wilde with this phrase wants to tell us how huge is the human’s heart, because even the bad things of the life can be the beginning of a marvellous feeling, an astonishing thing. The most evident example is the story itself: even if at the end the Swallow dies and the Happy Prince is melted in the furnace, they will live forever in God’s Heaven. So the writer tells us that the suffering, the misery aren’t the end of the life, the end of the hope. Even better the evil can be transformed in good if you are sure that the happiness isn’t the absence of dolour and suffer.
Also the Swallow knows and joins this concept when he decides to stay with the Happy Prince even if he knows that this means die, but he does that because he loves the Prince. This means that if he had gone to Egypt, he wouldn’t have been happy even if alive because the reason of his life is with the Happy Prince, the place where is his call was there.
This is why Wilde calls the Misery the most important Mystery. 

LISTENING DI INGLESE


TESTO DELLA REGISTRAZIONE

NUMERO 1

Uomo 1: Beh, ce l’ho da quando avevo sei anni, ed è cresciuto molto da quel momento. Quando l’ho portato via dal negozio di animali era proprio minuto. La gente mi diceva che ero pazzo a tenere un animale di quel genere in un piccolo appartamento, ma non ho mai avuto dei problemi seri.  I gatti sono un po’ problematici a volte, ovviamente. Cercano di entrare dalle finestre aperte, ma non l’ho mai visto sbranarne uno. Comunque lo mantengo ben nutrito. Guarda, tocca la sua pelle, è piacevole e liscia, non è vero?

Donna 1: Com’è convivere con un cucciolo come il tuo?
Donna 2: Oh, temo che non sia troppo bello. Ho provato seriamente ad essere una buona padrona, portandolo dal veterinario per le iniezioni e tutte le altre cose che ci sono da controllare regolarmente. Il fatto è che lui è uno di quelle specie di cani che sono sempre sulle prime pagine dei giornali per aver attaccato un bambino. Così anche se è buono come l’oro, devo trovare il tempo di portarlo a fare le passeggiate in campagna, solo per non incontrare persone.

Uomo 3: A noi sembra giusto portare i bambini agli zoo. Non ci interessa dove siamo in vacanza, ma sembra di finirci comunque dentro. Gli animali stanno davvero bene lì dentro, non sembra dare loro fastidio il fatto che loro siano lontani miglia dal loro habitat naturale. Io ipotizzo che negli zoo spendano la maggior parte del loro tempo ad allevare le specie in via d’estinzione, ma in qualche modo mi sento sempre a disagio e ho la tentazione di aprire le gabbie, anche se i bambini mi dicono che gli zoo fanno davvero un buon lavoro.

mercoledì 26 settembre 2012

INFERNO - CANTO I - parafrasi

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STORIA DELL'ARTE - introduzione


STORIA DELL’ARTE
INTRODUZIONE – IL PALEOLITICO

-          storia =  incontro tra fatti e discorsi dell’uomo nello spazio e nel tempo
-          arte = risposta dell’uomo alla propria esigenza spirituale
             » è un linguaggio perché fa intraprendere un percorso di conoscenza
             » questo percorso è sia che per l’artista che per lo spettatore
             » la risposta all’esigenza è attraverso il materiale con cui si dà forma ad un’idea
             » è il mezzo per cogliere il rapporto tra l’uomo antico e quello di oggi
             » etimologia: deriva dal latino ars, artis che significa “mestiere”
             » era considerato il mestiere, il lavoro e ciò che caratterizza l’uomo per eccellenza
             » è legata al concetto di bello, ma non è nata da un bisogno puramente estetico
             » il bello non è solo estetico ma può essere anche interessamento e stupore
-          lavoratore = colui che lavora con le proprie mani
-          artigiano = un lavoratore con buona padronanza tecnica
-          artista = un artigiano che non lavora per motivi pratici ma risponde ad un’esigenza spirituale
                 » rimanda con l’arte a qualcosa d’altro che è immedesimazione con la propria cultura

Venere di Willendorf
(35 mila anni fa)


Scultura di donna
Marino Marini (1900)


Graffiti del Paleolitico
(35 mila anni fa)

Graffiti
Keith Haring
(artista contemporaneo)



Menhir nel Salento
(35 mila anni fa)


Scultura di Karl Prantl (1900)

-          Arte paleolitica » mobiliare = piccoli oggetti (funzione simbolica)
                               » parietale = disegno effettuato sulle pareti delle grotte (funz pratica,estetica)
                                  - svolta con tutte le modalità di pittura e incisione del colore
                                  - graffi, incisioni, schizzi di colore, colature…
                                  - funzione pratica quando serve da mappa (orientamento nelle grotte)
-          Venere di Willendorf » raffigura la personificazione dell’abbondanza e fertilità
                                         » non ha la faccia, che è coperta dai capelli
                                         » i capelli sono raffigurati con uno schema modulare
                                         » concetto di bellezza come ordine
                                         » incarna il desiderio di rapporto tra uomo-divino
                                         » corpo deformato e tozzo con i lineamenti esageratamente abbondanti
                                         » ha funzione religiosa (è un augurio per la famiglia che la tiene)
                                         » le veneri sono diffuse in quasi tutta l’europa
-          Arte rupestre » funzione pratica » quando è una mappa delle grotte
                            » funzione narrativa » racconto di ciò che costituiva la vita di quegli uomini
                            » aspetto progettuale (nei saloni più frequentati sono rappresentati gli animali
                               più cacciati, mentre quelli meno cacciati nei posti meno visitati)
                            » non facevano arte senza un preciso scopo
                            » le figure sono rappresentate con diverse angolazioni (dall’alto, profilo…)
-          Neolitico » l’uomo si sedentarizza (nascita acropoli che sarà caratteristica anche delle future
                         città e il megalon = sala reale con al centro un focolare)
                      » nascono le prime realizzazioni architettoniche (
                      » arte diventa anche il comunicare l’appartenenza ad un popolo
-          Nella storia dell’arte non c’è una vera evoluzione tecnica, allora perché si studia?
      » l’evoluzione che si attua nella storia è quella del pensiero
      » evolvendosi l’idea di partenza, si evolve l’oggetto e il modo in cui la rappresento
      » si studia per paragonare il mio desiderio a quello degli artisti che lo hanno concretizzato
-          Cosa accomuna un uomo vissuto 35 mila anni fa con uno di adesso?
      » es: Marino Marini (abitante del sud Italia dove era fiorita l’arte mobiliare) fa un tentativo
        con l’arte di ritornare alle proprie origini (arte è anche storia)
-          Perché alcuni artisti contemporanei o moderni riprendono l’arte paleolitica?
      » perché l’esigenza dell’uomo è sempre rimasta la stessa
      » c’è un tentativo di ritrovare il desiderio primo che aveva scosso i primi uomini
-          Grotta di Altamira » volta centrale sembra un cosmo di bestie da caccia (l’antica Sistina)
                                     » sono rappresentazioni che hanno in sé un ordine (= bellezza)


ARTE ARCHITETTONICA – con motivi religiosi

-          Menhir = megalitici monolitici isolati (= grossi sassi di grande forma poliedrica)
                  » sottintende il fatto che l’uomo impara a tagliare, trasportare, affinare la pietra
-          Dolmen = costruzione costituita da due menhir con un architrave
-          Cromlech = cerchi, anelli di menhir
-          Stonehenge » è un sito neolitico in Inghilterra che costituisce un abbozzo di tempio
                          » ci sono due anelli di pietre, un terzo anello esterno e più esteso di terra
                          » pietra al centro = altare (necessità di avere un luogo per il dialogo con Dio)
                          » prima opera architettonica (sottintende un progetto e costruzione comunitaria)

  

martedì 25 settembre 2012

PITAGORA - filosofia e matematica


PITAGORA

-          Nasce a Samo, muore nei primi anni del V secolo a.C.
-          Si sposta in Italia (fonda anche una scuola a Crotone, in Calabria)
-          Scuola di Pitagora acquista valore politico
      » propone una forma di aristocrazia basata su nuovi ceti che si sarebbero occupato solo del
         commercio (lavoro con ruolo centrale nelle colonie)
      » provoca una rivolta dei Crotoniati perché temevano che Pitagora si proponesse come
         nuovo tiranno
      » incendiano l’edificio in cui si riuniva con i discepoli » morte di tutti (miti raccontano che
         Pitagora si salva per poi morire altrove)
-          Insegnamento di Pitagora è unicamente orale (gli scritti con il suo nome sono falsati)
-          Viene subito venerato e paragonato ad una divinità
-          Non si può limitare il pensiero solo a Pitagora ma a tutta la sua cerchia di discepoli perché le fonti non sono precise

EVOLUZIONE DEL PENSIERO

-          Pitagora non lavora da solo ma con dei colleghi con cui scambia idee e pareri
-          Ricerca filosofica si sposta dalla Grecia e arriva anche in Italia
-          Creazione di una confraternita chiusa e insieme di ordine religioso separato dalla società
-          Scuola di Crotone » la confraternita segue regole precise (vietata la diffusione di dottrine)
                                    » solo gli adepti potevano venire a conoscenza delle dottrine
                                    » Filolao primo pitagorico che pubblica le opere (per bisogni economici)
                                    » da VI a IV sec a.C. arricchiscono la loro cultura perché si aprono
-          Il principio, la legge che regola tutta la materia e la realtà è il numero
-          In tutte le cose esiste una regolarità matematica, ossia numerica
-          Un passo importante è la progressiva astrazione del principio
-          Scoperta » osservazione della realtà
                     » colgono delle regolarità con cui la natura si manifesta (scoperta dell’incidenza)
                     » es: fasi lunari, alternarsi delle stagioni, le note delle corde degli strumenti…
-          Numero » non ha il significato moderno di simbolo astratto per indicare cose concrete
                    » per i Pitagorici il numero è la più reale delle cose
                    » è l’espressione dei due principi primi che regolano tutte le cose, è il loro incontro
                       - principio del limite
                       - principio dell’infinito
                                                        1     2    3    4    5    6
                          - - - ------------------|----|----|----|----|----|-------- - - -
                    » il numero quindi è solo una rappresentazione del principio su carta
                    » il numero ha anche rappresentazione geometrica (algebra/geom non distinte)
                    » i due principi non sono in tutti i numeri in quantità uguale, uno prevale l’altro
-          Numero pari » numeri in cui prevale il principio illimitato
                           » chiamati “rettangolari” perché se disposte intorno al numero 2 le unità dei
                              numeri pari, si ottengono dei rettangoli (qualsiasi numero pari è rettangolo)
-          Numeri dispari » prevale il principio limitato (hanno 1 unità in + che determina)
                               » chiamati “quadrati” perché se disposte intorno al numero 1 le unità dei
                                  numeri dispari, si ottiene un quadrato che crescerà all’infinito
-          Numero 1 » chiamato “parimpari” perché né pari né dispari (non conoscevano lo 0)
                       » da esso parte la numerazione di tutti i numeri pari e dispari (è lìinizio)








-          Numero 10 » numero perfetto di riferimento per i Pitagorici (triangolo perfetto con lato 4)
                         » in esso c’è eguale quantità di pari (2,4,6,8) e dispari (3,5,7,9)
                         » tanti numeri primi (2,3,5,7) quanti composti (4,6,8,9)
                         » ci sono tutti i rapporti numerici scoperti (= ; + ; - ; n° lineari, quadrati, cubi…)
-          La realtà è costituita da numeri quindi posso chiamare la realtà con essi
      » 1 = punto / intelligenza, scienza (hanno carattere di persistenza)
      » 2 = linea / opinione pubblica (oscilla, instabile)
      » 3 = triangolo
      » 4 = piramide
      » 4-9 = giustizia (definita nell’uguaglianza » cubi = moltiplicazione di ugual numeri)
      » pari = sesso femminile (più instabile, raffigurata con i numeri imperfetti)
      » dispari = sesso maschile (perfetto come i numeri con cui è affiancato)
-          Teorizzazione del sistema decimale
-          Tavola dei 10 supremi contrari (persistono le influenze del pensiero orfico)
1.      limite – illimite
2.      dispari – pari
3.      uno – molteplice
4.      destro- sinistro
5.      maschio – femmina
6.      fermo – mosso
7.      retto – curvo
8.      luce – tenebra
9.      buono – cattivo
10.  quadrato – rettangolo
-          Tutto è ordine perché tutto è determinato dal numero, che è ordine
            » Il mondo non è più dominato da un’oscura forza
      » Kòsmos (Κόσμος) “ordine” è il nome che hanno dato all’universo per questa ragione
      » mondo = ordine penetrabile della ragione
      » il numero è quindi ordine, razionalità, verità, armonia
-          Matematica = è una pratica di vita volta alla purificazione dell’anima dal corpo
-          Metempsicosi = l’anima si reincarna in altre esperienze corporee per espiare la colpa
                                originaria (orfismo + pensiero nuovo) » sia in un uomo, animale, oggetto
                             » fine della vita è liberare l’anima dal corpo serve purificarsi)
                             » differenza dagli orfici nei diversi mezzi di purificazione
                             » i Pitagorici intendono come mezzo il culto della scienza
-          Retto agire umano » fine ultimo è tornare a vivere con gli dei
                                     » per vivere bene si deve vivere in comunione con la divinità
                                     » nasce la vita contemplativa (“vita pitagorica”)
                                     » vita spesa per la ricerca della verità e del bene tramite la conoscenza

domenica 23 settembre 2012

INFERNO - CANTO 1 - riassunto e analisi

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DIVINA COMMEDIA - introduzione

ATTENDI UN SECONDO E SARAI REINDIRIZZATO ALLA PAGINA DELL'APPUNTO SCOLASTICO

LA VENDETTA DI ACHILLE - Igino - versione

Portata la pace in terra e in mare, collocato un esercito sulle navi, Scipione si spostò a Lilibeo in Sicilia. Quindi, mandata una grande parte dei soldati con le navi si spinse in un viaggio terrestre per l'Italia, in festa per la pace non meno che per la vittoria; non solo gli abitanti della città ma anche i contadini assediavano le strade per rendere onore a Scipione il vincitore. Quando giunse a Roma Scipione fu fatto entrare in città con un famosissimo trionfo. Portò una grande quantità d'argento all'erario. divise con le milizie quattrocento assi per ciascuno dal bottino. Α causa della morte, Siface fu sottratto al trionfo di Scipione il vincitore, essendo morto a Tivoli poco prima. Tuttavia fu riconosciuta la sua morte, poiché fu celebrata con un funerale pubblico. Ma Polibio, autore per niente da disprezzare, tramanda che questo re, condotto in trionfo, aveva seguito il carro di Scipione. Dopo una così grande vittoria gli venne assegnato il soprannome di Africano. Certamente il primo Scipione fu nobilitato con il nome della popolazione vinta da lui.

TELEFO RITROVA E RICONOSCE LA MADRE - versione

Ida, figlio di Afareo, volle privare Teutrante, re in Misia, del suo regno; e qui Telefo, figlio di Ercole e di Auge, che cercava la madre da un responso, dopo che arrivò Partenopeo, Teutrante gli promise che gli avrebbe dato il regno e la figlia Auge in moglie, se Telefo lo avesse difeso dal nemico. Telefo non trascurò la condizione del re: insieme a Partenopeo sconfisse Ida in un solo combattimento; ed il re diede in cambio la ricompensa promessa: gli diede il regno e Auge in moglie. Ma Auge, dato che non voleva che nessun mortale violasse il suo corpo, si convinse ad uccidere Telefo, non sapendo che era suo figlio. Pertanto, dopo che Telefo venne nel talamo, Auge prese una spada per ucciderlo. allora per la volontà degli dei, un drago di immensa mole si frappose fra di loro; Auge dopo aver visto il dragon scagliò via la spada e svelò a Telefo il suo progetto. Telefo, accertato ciò, stava per ucciderla; allora quella gridò che il suo violentatore era Ercole e da ciò Telefo riconobbe la madre e la ricondusse nella sua patria.

LA CREAZIONE DELL'UOMO - Bibbia



E Dio disse: "che sia fatto l'uomo a mia immagine e somiglianza; e che l'uomo sottometta i pesci del mare e gli uccelli del cielo e gli animali di tutta la terra e ciascun rettile che si muove sulla terra". Così Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò ad immagine di Dio; lo creò maschio e femmina. Poi Dio li benedisse e disse loro: "Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra e sottomettetela e dominate i pesci del mare e gli uccelli del cielo e tutti gli esseri viventi che si muovono sulla terra". Poi Dio disse: "Ecco a voi tutte le piante che portano frutto sulla terra, e tutti gli alberi che hanno in se stessi il frutto che porta il seme, affinché vi servano come nutrimento e vi ho dato tutti gli animali della terra e tutti i volatili del cielo e tutti gli esseri che abitano la terra nei quali c'è l'anima vivente, e tutte le erbe verdeggianti per goderne". E così fu fatto.

ISLAM - storia


ISLAM

MAOMETTO

-          Nato nel 570 d.C. nella città di La Mecca (importante centro religioso e commerciale)
-          Figlio di mercanti, ma orfano del padre ‘Abd-Allah morto durante un viaggio d’affari
-          La madre, Amina, lo affidò ad una balia beduina affinché vivesse nel deserto come era costume (si pensava che il luogo favorisse una buona crescita)
-          A sei anni perde la madre, così viene affidato prima al nonno e poi allo zio (capi del clan degli hashim)
-          Iniziato al lavoro del carovaniere (= chi conduce le bestie da soma in una carovana partecipando anche ai commerci della spedizione)
-          A vent’anni conosce Khadija, una ricca vedova quarantenne che lo sposa e gli affida i suoi affari perché ne riconosce l’abilità nel commerciare
-          Avendo una buona posizione economica si dedica alla riflessione spirituale e meditazione religiosa fino al 610 d.C. quando riceve la rivelazione
-          Muore nel 632 d.C. ammalato
-          Da quando ha ricevuto la profezia fino alla morte Muhammad rivelò sempre più profondamente le sfumature del messaggio divino e condusse una guerra che aveva come scopo conquistare e convertire i sottomessi
-          Considerato l’ultimo profeta fino al Giudizio Universale

NASCITA

-          Νasce nel 610 d.C. quando un arabo di nome Muhammad (Maometto) riceve la profezia di Allah (che in italiano significa “Dio”) dall’angelo Gabriele sul monte Hira
-          Allah gli ordina di portare agli uomini la sua parola e volontà
-          Corano = libro sacro dell’islam dov’è contenuto il messaggio di Allah a Maometto
                         » sono contenuti anche le regole perché uno possa praticare la nuova religione

PENISOLA ARABICA

-          Spazio di terreno compreso tra l’Africa e l’Asia, quindi in mezzo tra i due imperi più potenti di quel periodo storico: quello bizantino e quello persiano
-          Era un crocevia importante e stato cuscinetto tra le due potenze che erano in continua lotta tra di loro
-          Caratterizzata da grandi distese desertiche
-          Tribù » occupavano l’Arabia ed erano sia nomadi che sedentarie
                » dedite soprattutto al commercio e alla pastorizia
                » praticavano una specie di brigantaggio (raid militare con conquista immediata del
                   bottino a seguito di un’incursione armata)
                » sistema giudiziario era instabile e fondato sulla legge del taglione (= occhio per
                   occhio) e sul codice etico tribale (= il capo clan doveva garantire giustizia e
                   sicurezza oltre che a portare la responsabilità della colpa di un singolo membro)
-           Religione » prevaleva quella politeista e sincretista (= contaminazione di elementi di più
                          religioni » per l’Arabia erano cristianesimo, ebraismo, politeismo)
-          La Mecca » città di riferimento per tutte le tribù (come una casa comune)
                       » vi si poteva adorare la propria divinità all’’interno dell’Haram (= zona sacra)
                       » nel suo centro c’era la Ka’ba (= edificio sacro che accoglieva più di 300 idoli e
                          una pietra nera, un meteorite a cui gli si attribuivano proprietà divine)
                       » era frequente meta di pellegrinaggi per gli arabi (nei mesi sacri)

CORANO e RELIGIONE

-          Rivelazione » non c’è altro Dio all’infuori di Allah (contro paganesimo e politeismo)
                          » shahada è la professione di fede che contiene questo concetto
                          » Allah è onnipotente, misericordioso e creatore di tutto
                          » ci sarà un ultimo giorno in cui ciascuno riceverà la ricompensa per la vita su
                             questo mondo (buoni in Paradiso, cattivi all’Inferno)
                          » di fronte alla potenza di Allah l’uomo deve sottomettersi (anche costretto)
                          » il messaggio e la legge sono indiscutibili perché divini
-          Islam significa “sottomissione” mentre musulmano significa “sottomesso”
-          Per essere chiamato musulmano ci sono sei regole da rispettare (i pilastri dell’islam)
1.      credere e recitare la shahada davanti a due testimoni almeno una volta nella vita
      » per questo il cristianesimo è ritenuto politeista (non concepiscono la Trinità)
2.      eseguire giornalmente la preghiera rituale salat
      » è scandita da gesti rituali precisi, schemi per il procedimento e per gli orari
      » cinque volte al giorno rivolti verso la moschea
      » preghiera in moschea effettuata solo il venerdì a mezzogiorno
3.      versare l’elemosina legale (zaka) cui si può affiancare quella volontaria (sadaqa)
      » i soldi vanno ai fedeli poveri per permettere loro di praticare la religione agiatamente
4.      osservare il digiuno (swam) nel mese del ramadan (il mese sacro)
      » mese sacro = avendo un calendario differente, cade in diversi mesi (luglio-sett.)
      » digiuno = niente cibo, acqua, fumo, rapporti sessuali dall’alba fino al tramonto
      » scopo di far distaccare il credente dai beni materiali (come l’offerta legale)
      » donne incinte, malati, bambini sono esenti dal digiuno
5.      fare almeno una volta nella vita il pellegrinaggio (hajj) a La Mecca
      » quando giunge nella città santa il pellegrine viene sacralizzato ( tunica bianca )
      » fino alla fine dei riti non potrà tagliarsi barba e capelli né potrà avere rapporti sessuali
6.      condurre la guerra santa (jihad)
-          Questa religione è un’ortoprassi (= serie di azioni corrette) non un’ortodossia (= serie di opinioni corrette) come il cristianesimo
-          È una religione teocratica = fede che investe ogni ambito umano
-          Fa coincidere la religione con la politica » tra le persone non contano più i legami politici, di sangue, di appartenenza alla tribù, ma solo il legame religioso (unica religione così)
-          Umma = comunità religiosa e politica islamica (ha valore universale)

STORIA DELL’ISLAM

-          Iniziando a predicare, Maometto giudica male gli avidi meccani ricchi e i politeisti
-          Fa nascere così ostilità sempre maggiori intorno a lui finché non è costretto a  fuggire con i suoi seguaci nella città di Yathrib
-          Égira =  fuga di Maometto nel 622 d.C. (hijra)
-          Yathrib = oasi a 350 km a nord-est da La Mecca, poi rinominata Medina (= città del profeta)
-          I suoi abitanti giurarono fedeltà alla religione e a Maometto a costo della vita
-          622 d.C. » data con cui inizia il calendario arabo (“anno di svolta”)
-          Medina inizia ad essere sovrappopolata » iniziano a praticare razzie
-          623 d.C. » dei musulmani attaccano una carovana meccana a Nakhla
                     » ci fu una vittima durante il mese sacro » scandalo e ostilità
                     » Maometto le placa rivelando che era peggio opporsi all’islam che uccidere
                     » primo episodio di sangue che dà il via alla guerra con i meccani
                     » vincono contro gli abitanti de La Mecca
-          629 d.C. » Maometto entra trionfante a dorso di un cammello ne La Mecca
                     » inizio della guerra santa = missione militare con scopo religioso di convertire
                        tutti i popoli all’islam anche a costo di spargimento di sangue
-          Penisola arabica = territorio dell’islam (dar al-islam)
      » non coincideva con un’area geografica ma con una realtà religiosa e culturale
-          Tutto ciò che stava al di fuori della penisola arabica = territorio della guerra (dar al-harb)
      » scopo di sottomettere tutto il resto del mondo
-          632 d.C. » Maometto organizza una spedizione militare ma muore
-          i luogotenenti di Maometto spargono la guerra santa ovunque conquistando ad impressionante velocità molte terre sebbene pochi e senza strumenti avanzati
-          conquiste » Siria e Gerusalemme (638)
                      » Mesopotamia (641)
                      » Egitto (646)
                      » Nord Africa (698)
                      » Spagna (711)
                      » via della seta (705 – 714) » collegamento impero romano-Cina
                      » isole del Mediterraneo (Sicilia, Sardegna…)
                      » gran parte dell’India
-          metà VIII secolo d.C. si fermano per delle sconfitte
      » Costantinopoli resiste e riconquista l’AsiaMinore
      » i Franchi vincono a Poitiers (732) e a Narbona (759)
      » i cinesi riescono a contrastare il flusso arabo
-          ci furono poi problemi interni
      » la popolazione araba era solo del 5% quindi difficoltà a convertire
      » divisioni tra sciiti e sunniti

SUNNITI E SCIITI

-          Maometto muore privo di un erede maschio (ha avuto nove mogli e varie concubine)
-          Gli rimangono alcune figlie tra cui Fatima, che sposa il cugino di Maometto ‘Ali, diventando così il suo genero
-          Primi successori » Abu Bakr (632- 634) unico con morte naturale
                                 » Oman (634 - 644)
                                 » Othman (644 - 656)
                                 » ‘Ali (656 – 661)
                                 » i “ben diretti” anche se contestati e uccisi
-          Sunniti = coloro che sostengono che i Califfi si debbano eleggere anche al di fuori della
                      famiglia di Maometto (costituiscono la maggior parte degli islamici)
                  » capitale a Bagdad nell’attuale Iraq
-          Sciiti = coloro che sostengono che i Califfi si debbano eleggere all’interno della famiglia di
                  Maometto (sono una piccola percentuale)
               » spostamento degli sciiti in Egitto
-          Essendo il Corano indiscutibile ne nascono diverse interpretazioni che poi sono sfociate nella separazione della comunità islamica, che originariamente doveva essere unita sotto Allah
-          L’indiscutibilità del Corano non permette neanche di inserirlo nel contesto della modernità
-          Per questa ragione gli arabi non si prestano all’evoluzione, al miglioramento ma rimangono ancorati alle tradizioni
-          Per questa ragione poi vennero sopraffatti dalle popolazioni conquistate che nel tempo si sviluppavano, mentre gli arabi no