I PERSIANI
- Data di rappresentazione » 472 a.C.
- Trilogia » in questo caso non è legata (contro la norma)
- Ambientazione » l’azione è ambientata a Susa, la capitale
dell’Impero persiano
» siamo circa nel 480 a.C., anno della seconda guerra
persiana
- Personaggi » Atossa (madre di Serse, regina dei Persiani)
» Serse (re dei Persiani
e figlio di Atossa)
» ombra di Dario (defunto
re dei Persiani, marito di Atossa)
» messaggero persiano
- Numero di attori » due
- Coro » costituito dai vecchi consiglieri che esercitano
temporaneamente il potere al posto del re Serse,
partito a capo di un’imponente
esercito alla conquista di Atene e della Grecia (II guerra persiana)
- Atossa » regina madre di Serse, moglie del defunto Dario;
preoccupata per la sorte del figlio e dei Persiani
- Trama
» parodo:
ingresso degli anziani in città
»
nella notte precedente Atossa aveva visto in sogno suo figlio Serse mentre
cercava di unire sotto uno
stesso giogo due donne, sorelle, una delle
quali, vestita in foggia persiana, si sottometteva docilmente,
l’altra invece, vestita con abiti greci, non
si sottometteva e respingeva il giogo. Serse cadeva a terra,
spodestato, e si strappava le vesti dalla
vergogna e dal dolore » ansiosa, chiede informazioni sui nemici
» è
importante notare come Eschilo sottolinea il fatto che le due donne del sogno
siano sorelle: vuole
creare un legame di sangue tra Persiani e
Greci » i loro nemici sono della loro stessa stirpe
» il
coro descrive gli Ateniesi come un popolo fiero, non assoggettato da un re, e quindi
temibile in guerra
»
la seconda parte della tragedia è un’attesa angosciata, ed inizia con il
monologo del messaggero (ῥῆσις)
» Arriva
affannato il messaggero con brutte notizie: Temistocle ha indotto Serse ad
ingaggiare una
battaglia navale per mezzo di un falso
messaggio, facendogli credere che l’esercito greco non sarebbe
stato in grado di reggere ad un attacco
improvviso per lo scoppio di discordie interne
»
Serse, caduto nell’inganno, è stato sconfitto duramente, prima in mare presso
Salamina, poi sulla
terraferma, sull’isola di Psittalea »
l’esercito persiano è distrutto
»
Atossa e il coro, addolorati, evocano l’ombra di Dario, affinché soccorra il
suo popolo con saggi consigli
»
Eschilo introduce un fatto scenico di grande effetto: l’evocazione dell’ombra
di Dario
» Dario
denuncia le colpe di Serse » ardito per aver intrapreso una tale spedizione e per
aver sfidato gli dei
» ha
preteso di unire sotto un unico impero i due continenti e ha fatto violenza
alla natura durante la
spedizione, costruendo un ponte di barche
sul Bosforo per far passare la fanteria, traforando il monte
Athos per far passare la flotta in una
galleria artificiale » la violazione della natura è sentita come colpa
»
dato che le ombre che vengono dall’aldilà possono predire l’immediato futuro,
Dario annuncia la
sconfitta dell’esercito a Mateira (la terra
stessa combatte i nemici » muoiono di fame)
»
Dario chiede infine alla moglie di consolare il figlio, al coro di farlo
redimere
»
rievoca l’antica potenza della Persia ed i grandi monarchi che l’hanno
governata nel passato
»
l’ombra se ne va, accompagnata dal lamento del coro
»
appare Serse, lacero e solo, che chiude il dramma con un lamento sulla sua
sorte e di quella dell’esercito
» il
coro cerca di adempire al compito affidatogli da Dario, ma poi cede anch’esso
al lamento: lo spettatore
non sa se riuscirà a convertire il giovane
re
- Osservazioni
»
non c’è il prologo
»
unica tragedia di argomento storico che ci è pervenuta
»
motivo che ricorre sempre nel corso della tragedia è la preoccupazione che i
giovani sono tutti partiti per
la guerra, e non ci sarebbero nuove
generazioni ad assicurare il futuro del regno persiano
»
anche Serse, che va a combattere, è giovane (nella I guerra persiana Dario non
si era mosso dalla capitale)
» Serse
si muove in due modalità diverse: la flotta costeggia la costa a nord e per
evitare il rischio di un
naufragio, trafora il monte Athos facendoci
passare la flotta. L’esercito invece arriva in Tracia passando
su un ponte di barche sull’Ellesponto per
evitare il giro del Mar Nero
» la
flotta passa sulla terra, l’esercito sul mare » vengono invertite e violate le
leggi della natura
»
perché i Greci hanno vinto » Atossa non si sa spiegare come la piccola Grecia
abbia potuto sconfiggere
l’immenso esercito persiano: il coro dà
spiegazioni che la regina non comprende
1. motivo politico
» i
Greci non sono sottomessi ad un re come i Persiani, quindi non combattono per
qualcun altro, per
un capo, ma per sé, per la propria patria,
famiglia, casa (es: canto del peana sulle navi)
»
Atossa non riesce a concepire come un esercito possa essere efficace se non
guidato da un’autorità
2. motivo religioso
»
Dario spiega che suo figlio ha perso la battaglia di Salamina perché ha violato
la μοῖρα (mòira),
cioè quella parte di destino assegnata a
ciascun uomo, commettendo quindi ὕβρις (hùbris)
» ὕβρις
= rifiuto di accettare il proprio pezzo di destino cercando di appropriarsi di
più del dovuto
»
la μοῖρα di Serse era l’espansione ad Oriente, mentre lui ha voluto soggiogare
tutta la Grecia
» chi
viola il proprio pezzo di destino disturba il κόσμος («cosmo, ordine,
bellezza») nella sua
interezza, facendo ricadere la colpa anche
sulle persone vicine (es: tutti i Persiani)
»
Atossa rappresenta l’impossibilità da parte di chi ha il potere di capire, di
essere aperto
»
Eschilo ha grande capacità di giudizio e di immedesimazione: scrive dal punto
di vista dei nemici
sconfitti poco tempo dopo la vittoria
storica » non è scontato dato il ricordo terribile ancora vivissimo
della devastazione dell’Attica da parte dei
Persiani, e l’autore prova compassione proprio per loro
»
nella tragedia non emerge da parte di Eschilo rabbia né odio né presa in giro
dei nemici
Grazie, mi è stato molto utile :)
RispondiEliminaGrazie mille. Davvero utile :)
RispondiEliminaMa in quale punto cantano il peana?
Grazie
RispondiEliminaMolto utile grazie mille!
RispondiEliminaIl peana in onore di Apollo viene cantato dai greci un attimo prima dell'attacco. Non è però un canto di fuga come annunciato attraverso l'inganno dal messaggero ateniese, ma un canto di incitamento per assaltare le navi persiane.. (v. 392)
RispondiEliminaNessuno nota il fatto che i Persiani chiamano se stessi 'stranieri' o 'barbari'?
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