J. F. KENNEDY
CRONOLOGIA
1945: (aprile) fine della II Guerra
Mondiale: la Germania viene sconfitta. Nelle conferenze di Yalta e Postdam Usa
Urss e GB decidono l’assetto postbellico: la Germania viene divisa.
Successivamente si deciderà di dividere Berlino in quattro zone di occupazione
(Berlino era all’interno della parte della Germania sotto l’influenza
sovietica.
1946: 5 marzo Churchill parla di
Cortina di Ferro: l’alleanza tra Occidente e Urss non esiste più. Nell’estate e
nell’autunno del 1946 i Russi cercano di imporre i propri interessi in Iran e
nella zona dei Dardanelli. Il presidente Truman reagisce inviando la sesta
flotta americana: ad ogni azione russa gli Stati Uniti risponderanno se
necessario anche con la forza (Containement).
1947: viene varato il piano
Marshall
1948: i Russi bloccano tutti gli
ingressi alla parte occidentale della città di Berlino. Gli americani
reagiscono un grande ponte aereo per rifornire Berlino Ovest.
1949: NATO
1956: I russi compiono un in
Ungheria dopo i primi tentativi di protesta
1961: Ad Agosto viene costruito il
muro di Berlino per separare la parte Ovest dalla parte Est. Il governo della
Germania est voleva impedire ai suoi cittadini di fuggire a Berlino ovest dove
c’era libertà e condizioni migliori di vita.
1962: Crisi dei missili a Cuba
1963: Kennedy pronuncia il discorso
“Ich Bien ein Berliner”
1963: 22 novembre assassinio di
Kennedy
1964-1975: guerra del Vietnam
1978: 16
ottobre viene eletto Papa Giovanni Paolo II
1979:
Giugno viaggio di Giovanni Paolo II in Polonia
1980: viene
eletto presidente degli USA l’ex attore di Hollywood Ronald Reagan. In Polonia
nasce il sindacato di ispirazione cattolica Solidarnosc
1985: viene
eletto Segretario Generale del Partito Comunista Russo Michail Gorbačëv
1987:
Reagan tiene il discorso a Berlino
1989: novembre caduta del muro di
Berlino
CONTESTUALIZZAZIONE STORICA
Alla
fine della II Guerra Mondiale nel 1945 a Yalta e Postdam le due grandi potenze
mondiali, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica, decidono di dividersi le
sfere di influenza sui Paesi europei sconfitti nel conflitto. Così l’Europa
viene divisa in due da quella che Churchill definì cortina di Ferro, simbolo di
questa divisione era la città di Berlino (si trovava all’interno della parte
della Germania assegnata alla Russia e fu divisa in due, Berlino Ovest e
Berlino est), storica capitale tedesca: a ovest gli americani, portatori
dell’ideale di LIBERTÀ e di DEMOCRAZIA; a est i russi, formati nell’ideologia
comunista secondo la quale un’organizzazione politica e istituzionale può dare
la felicità. Scopo di questa spartizione fu inoltre la divisione della
Germania, anche perché unita sarebbe stata comunque troppo pericolosa; la parte
occidentale della Germania diventa quindi Repubblica Federale Tedesca,
sostanzialmente sotto il controllo di americani, francesi e inglesi, la parte
orientale diventa Repubblica Democratica Tedesca, sotto il pieno controllo del
blocco sovietico. Nel 1948 il governo sovietico bloccò tutti gli accessi alla
parte Occidentale di Berlino “causa lavori” sperando così che gli americani
rinunciassero al suo controllo. Gli americani non cedettero e avviarono un
ponte aereo per portare rifornimenti in città e dopo un anno l’URSS è costretta
a arrendersi, sbloccando perciò una parte della città.
Le
condizioni di vita a Berlino est, come in tutto il blocco sovietico non erano
certo favorevoli, mancava la libertà e si viveva sotto un regime di terrore
poliziesco, per questo motivo molti volevano fuggire in massa. La città di
Berlino, geograficamente posta entro i confini della Germania Est, venne a sua
volta divisa tra le due potenze mondiali, con la costruzione del Muro di
Berlino, eretto dai sovietici nell’agosto del 1961.
È
possibile capire la vicenda di Berlino solo inquadrandola in quella più
complessa della guerra fredda. Già nel 1946 dal blocco sovietico iniziarono a
premere sugli Stati confinanti e gli americani decisero di avviare un
CONTENIMENTO, rispondendo con la forza alle loro azioni. Scoppia così la GUERRA
FREDDA, con fulcro a Berlino, la quale però non venne mai combattuta
militarmente: entrambi i protagonisti dello scenario, infatti, erano in possesso
di un’arma potentissima, la bomba atomica. Se uno dei due avesse attaccato,
l’altro avrebbe risposto e si sarebbero distrutti a vicenda; provocando il
cosiddetto MAD (mutual assured destruction); si può dire che americani e russi
non entrarono mai in guerra forse proprio a causa di 27000 testate nucleari.
Nel
frattempo gli USA decidono di ricostruire gli stati europei sotto la loro
influenza e nel 1949 nasce la NATO, un’alleanza militare legata da un accordo
per il quale se uno Stato membro fosse stato attaccato tutti gli altri
sarebbero intervenuti militarmente in sua difesa. I russi invece firmano il
patto di Varsavia con i paesi dell’est Europa (omologa della Nato).
Tra l’8
e il 21 ottobre del 1962 si sfiora la guerra a causa della scoperta della presenza
di missili a Cuba pronti ad attaccare l’America: la situazione venne risolta
diplomaticamente.
Nel
1963 il nuovo presidente americano J. F. KENNEDY tiene a Berlino il famoso
discorso ICH BIEN EIN BERLINER (io sono un berlinese), nel quale tocca importanti
questioni a difesa della libertà di Berlino.
Nel
novembre 1963 Kennedy venne assassinato a Dallas e la sua tragica scomparsa è
tuttora avvolta nel mistero.
CONTESTO DEL DISCORSO
Kennedy
nel 1963 visita l’Europa e si sofferma su Berlino Ovest. Qui, dopo aver visto
da una posizione Berlino Est, dove vengono esibiti striscioni di protesta
contro il capitalismo americano, si rivolge alla popolazione prima di tutto
berlinese, quindi di tutto il mondo.
Il suo
discorso tratta dei temi fondamentali:
- Si
rivolge a tutti parlando a nome del mondo libero
- Afferma
che Berlino è la dimostrazione del fallimento del comunismo.
- Riconosce
che la democrazia non ha bisogno di muri e quello a Berlino è un dramma
per l’umanità.
- Infine
proclama che se solo un uomo, nel mondo, è schiavo nessuno è veramente
libero: quindi, poiché una parte delle donne e degli uomini di Berlino non
è libera, afferma, a nome del mondo intero, che tutti gli uomini sono
berlinesi, perché tutti lottano per la libertà
ANALISI DEL TESTO
Il
presidente americano cura la sua figura utilizzando come strumento anche la
televisione; sa parlare in pubblico e dare enfasi ai concetti più importanti.
Le
tematiche sopra riportate sono trattate in una certa modalità:
·
Fa riferimento ad importanti fatti storici
collegati con la storia attuale.
·
Coinvolge la folla sia facendo pause per gli
applausi sia pronunciando frasi in lingua tedesca in modo che alcuni passaggi
non abbiano bisogno di essere tradotti dall’interprete.
·
Gioca su due mondi: l’America e la Russia, l’Ovest
e l’Est, la libertà e il comunismo, i buoni e i cattivi
·
Invita, provoca la gente (soprattutto i
comunisti): “Let them come to Berlin”
·
Usa un linguaggio comune, parla di gente comune,
categorie di persone normali (famiglia, marito, moglie, fratello, sorella)