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domenica 29 aprile 2012

SPAGNA - ricerca


Le vacanze Natalizie in Spagna

Le vacanze Natalizie sono, in tutte le culture d’origine cristiano, una festa importante.
In Spagna le feste iniziano celebrando la vigilia di Natale
(la notte del 24 di dicembre) con un pranzo famigliare.
Si mangiano frutti di mare, tacchino o pesce al forno, e per dolce torrone, marzapane, biscotti, confetti e frutta secca ( noci ecc...). Dopo la cena si cantano villancicos, ( canzoni tipiche Natalizie) accompagnate da zampogne y tamburelli e è un’usanza andare alla Messa del Gallo alle 12 della notte.
Il giorno 25, giorno di Natale, si dedica a visitare la famiglia.
Un’altra data importante è il 28 di dicembre: il giorno degli innocenti. In questo giorno, tutto il mondo fa scherzi.
La notte del 31 Dicembre si chiama Nochevieja.
In Spagna, quando suonano le 12 campane si prende un dolce d’uva, una per ogni volta che suonano le campane. La persona che le mangia a tempo ha un anno di fortuna.
Il giorno 1, giorno dell’anno nuovo, si dorme fino a tardi.
Il giorno 5 Gennaio arrivano i Re Magi da Oriente: Melchiorre, Gaspare e Baldassarre, a tutte le città spagnole.
Entrano su un cammello e sfilano per le vie più importanti in una cavalcata piena di musica, luci, colori e caramelle.
Dopo, durante la notte, quando i bambini stanno dormendo, si portano i loro regali involti in una carta. I bambini consegnano questa carta ai postini reali che, durante la festa, si trovano dei posti in centro della città.
I bambini, prima di andare a dormire, preparano acqua e cose da mangiare insieme a caramelle e un bicchierino per i Re Magi e una scarpa ben lucida per i Re si
Il giorno 6 di mattina tutti incontrano i propri regali. Le feste terminano con un pasto famigliare nella quale si prendono altri dolci tipici: le ciambelle dei Re, che è una ciambella dolce con una piccola sorpresa dentro; la persona che la trova, è il re del giorno.
Normalmente nei giorni prima della vigilia di Natale i bambini di solito vanno di casa in casa cantando villancicos per chiedere la mancetta Natalizia, che è una piccola quantità di denaro.
Come in Italia si decorano le case con motivi Natalizi e in tutte le case si fa il Presepe e l’albero di Natale

IL CRIVELLO DI ERATOSTENE


Crivello di Eratostene


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IL CAMPIDOGLIO


·        La piazza fu progettata da Michelangelo Buonarroti che la disegnò in tutti i particolari, pavimentazione compresa. La sua pianta leggermente trapezoidale, sulla quale Michelangelo allineò i nuovi palazzi, aveva la funzione di espandere la prospettiva verso il  Palazzo Senatorio.
·        Si racconta che la risistemazione della piazza gli fu commissionata dall'allora papa Paolo III, il quale si era vergognato dello stato in cui versava il celebre colle (all'epoca era chiamato anche "colle caprino", in quanto era utilizzato per il pascolo delle capre) [1] dopo il percorso trionfale organizzato a Roma in onore di Carlo V nel 1536.
·        Michelangelo riprogettò completamente la piazza, facendola volgere più verso il Foro Romano ma verso la Basilica di San Pietro.
·        Michelangelo progettò la pavimentazione nel 1940, mentre la piazza fu terminata nel XVII secolo.
·        La piazza si trova in cima al colle del Campidoglio a Roma.
·        Buonarroti progettò anche la scalinata della Cordonata e la balaustra da cui ci si affaccia alla sottostante piazza d'Aracoeli.
·        La Cordonata è ornata da diverse opere scultorie: alla base sono poste le statue di due leoni; verso la metà di questa la statua di Cola di Rienzo. La Cordonata è una strada in pendio formata da larghi elementi orizzontali in pietra o mattoni (cordoni) che la rendono simile ad una scalinata.
·        La statua equestre di Marco Aurelio in bronzo dorato, precedentemente situata in piazza di Porta San Giovanni,venne posizionata al centro da Michelangelo, a cui Paolo III aveva commissionato di studiarne la precisa collocazione.  E’ oggi conservata nei Musei Capitolini, mentre sulla piazza è stata messa una sua copia.
·        Il Campidoglio è anche la sede del comune di Roma.
·        Il Palazzo Senatorio è oggi la sede del Comune di Roma, mentre i Musei Capitolini, aperti nel 1735 (uno dei musei pubblici più antichi del mondo) sono ospitati negli altri due palazzi, congiunti anche da una galleria sottorranea, la Galleria Lapidaria.

LA DECOLONIZZAZIONE


ASIA
Cause culturali della decolonizzazione:
- In discussione il concetto di superiorità razziale, dopo il genocidio degli ebrei, su cui si era formato in parte il colonialismo.
- Nelle colonie si erano formate delle élites culturali composte da giovani intellettuali che avevano assimilato il concetto di democrazia e che ora volevano applicarlo nella loro terra di nascita.
Cause politiche della decolonizzazione:
- Le superpotenze erano contrarie al colonialismo: America in nome dei valori della democrazia (che contavano di instaurare nelle nazioni liberate dal colonialismo insieme alla loro influenza economica), la Russia lo era perché sperava di allargare i suoi territori diffondendo i principi marxisti della lotta di classe.
- Le nazioni europee, dopo la guerra che li aveva resi deboli, non riuscivano a sostenere le lotte fuori dal territorio nazionale.
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Decolonizzazione incominciò in Asia:
- Indonesia libera dagli olandesi
- Indocina indipendente dai francesi (→sconfitti in Vietnam)
- Nel 1947 inglesi concessero l’indipendenza all’India dopo una lunga lotta condotta da Mohandas Gandhi  (il Mahatma) con la pratica della disobbedienza civile e della non-violenza → in seguita l’India fu divisa fra Indiani (induisti) e pakistani (mussulmani).

 ORIENTE

Palestina: sotto mandato britannico.
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Coloni sionisti avevano comprato delle terre nella zona e insediato colonie agricole per ottenere la costituzione di uno Stato indipendente dove gli ebrei avrebbero potuto trovare rifugio.
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Inglesi contrari alla formazione di uno         ebrei premevano sull’opinione pubblica nazionale e ricorren-
 stato ebraico, puntavano ad uno stato  →   do anche ad attentati terroristici dall’Irgun, (nata nel 1935)
indipendente  con sia ebrei che arabi           un’organizzazione paramilitare ebraica.
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Nel 1947 Inghilterra chiede un intervento dell’ONU che decisa la divisione della Palestina fra uno Stato Arabo e uno Stato Ebraico, con Gerusalemme come zona internazionale. → 1948 governo provvisorio preseduto da David ben Giurion proclamò la nascita dello Stato d’Israele provocando così gli stati arabi che intervennero militarmente ma che venne sconfitto: il nuovo stato fu riconosciuto dalle potenze (che aveva governi socialisti) → gli arabi lasciarono le loro terre → questione palestinese (ancora in corso).
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Stati di Israele si inserì nel sistema di alleanza occidentale, costituendo l’unico regime democratico della costa Nord del mediterraneo.


AFRICA
Inglesi, francesi e belgi costretti a dare l’indipendenza alle proprie colonie sperando di mantenere rapporti commerciali
→ gli inglesi annessero le loro colonie nel Commonwealth.
→ portoghesi: guerra coloniale per mantenere Angola e Mozambico
→ italiani: avevano già perso tutte le colonie durante la seconda guerra mondiale.
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Problemi sorsero nelle colonie dove la presenza dei bianchi era ormai antica e maggiore e dove i discendenti dei primi colonizzatori sentivano il diritto sui territori in cui vivevano collaborando per l’economia.
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Nella Rhodesia la minoranza bianca si oppose a cedere il potere ai neri ma proclamò la secessione dal Regno Unito e dal Commonwealth (successo anche in sud Africa per poter praticare una politica di segregazione raziale = rigida separazione tra bianchi, asiatici e neri, terminata nel 1994 con l’elezione del Presidente Nelson Mandela).
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Francia deve affrontare il problema dell’indipendenza dell’Algeria che era stata conquistata dai francesi nel 1830, ma nel 1954iniziò la Rivolta del Fronte di Liberazione. La Francia (a quei tempi di centro-sinistra) reagì con un intervento militare (tortura, deportazioni). Questa situazione si concluse con il colpo di stato militare da parte dei coloni che, nel 1958, indusse la Francia a chiamare al Governo De Gaulle e con la concessione dell’indipendenza dell’Algeria.

FEDERICO BARBAROSSA


Federico I Hohenstaufen detto il Barbarossa fu imperatore del Sacro Romano Impero. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152 dopo suo zio Corrado III, e fu incoronato Imperatore il 18 giugno 1155.
L'ascesa al trono:
Non si sa con certezza il luogo e la data di nascita di Federico, si suppone che sia nato nel castello di Wainblingen. ,
 Nella prima metà degli anni venti del XII secolo, le ipotesi spaziano tra il 1118 e il 1125. Il padre, che portava il suo stesso nome, era Federico II duca di Svevia e apparteneva al partito detto poi in Italia dei ghibellini, proprio dal nome del castello di Waiblingen.
La madre di Federico era Giuditta di Baviera, sorella del duca di Baviera di Sassonia e marchese di Toscana, Enrico il Superbo, appartenente alla dinastia rivale dei Welfen, dal cui nome derivò quello del partito antagonista: quello dei guelfi.
Federico I mostrò subito di voler rafforzare l'autorità imperiale, per cui, nel marzo del 1153, indusse una dieta a Costanza a cui parteciparono anche gli ambasciatori di papa Eugenio III; ad essi Federico espresse la convinzione che potere politico e spirituale potessero collaborare, per cui ribadì i suoi diritti di elezione dei vescovi tedeschi ma allo stesso tempo assicurò di voler rispettare la Chiesa in cambio della promessa di essere incoronato imperatore; inoltre fu anche stabilito che nessun territorio della penisola italiana doveva essere ceduto a Manuele I Comeno[4], imperatore bizantino, anzi si presero misure per scacciarlo dall’Italia.
Il regno di Germania:
Il primo problema che Federico dovette risolvere fu l'assegnazione della Baviera al cugino Enrico il Leone. Il duca di Baviera, Enrico Jasomirgott, che aveva ricevuto il ducato da Corrado III, non voleva consegnarlo a Enrico il Leone. Federico convocò diverse diete per discutere del problema, ma Jasomirgott non si presentò, né a Würzburg, nel 1152, né a Worms, né a Spira, nel 1153; infine a Goslar, il 3 giugno del 1154, dove, con Jasomirgott sempre assente, il ducato fu assegnato a Enrico il Leone e l'investitura ufficiale avvenne a Ratisbona, nell'ottobre del 1155, dopo il rientro di Enrico il Leone dalla campagna d'Italia. Ma il problema fu risolto solo l'anno dopo (1156).
In quell'anno era morto il conte palatino del Reno e Federico elevò a quella carica il proprio fratellastro, Corrado Hohenstaufen, che aveva ereditato i possedimenti paterni in Franconia. E sempre in quell'anno Federico nominò l'ecclesiastico, Rainaldo di Dassel, futuro arcivescovo di Colonia, cancelliere imperiale.
Verso il 1170, cominciarono gli screzi tra Federico ed il cugino Enrico il Leone, sia per le proprietà dello zio di entrambi, Guelfo VI, in Italia, comprati da Federico che pur sapeva che li stava trattando Enrico, che al momento era in Terra Santa, sia per le buone relazioni tra Enrico e Manuele I di Bisanzio, che però aiutava i Lombardi, ed Enrico II d'Inghilterra, che però parteggiava per papa Alessandro III. Comunque l'ultimo incontro amichevole tra i due avvenne a Ratisbona, nel 1174. L'incontro successivo, a Chiavenna, nella primavera del 1176, a detta dei cronisti fu tumultuoso (Enrico aveva rifiutato di mandare truppe in aiuto a Federico che si trovava in difficoltà in Lombardia) e i due si lasciarono da nemici