Pagine

domenica 17 marzo 2013

TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE - testo, parafrasi, analisi


TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE

TESTO
PARAFRASI

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
4e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
8da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
11che ’ntender no la può chi no la prova:

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
14che va dicendo a l’anima: Sospira.

La donna della mia mente appare
di tale nobiltà di spirito e di tale purezza dei costumi quando saluta qualcuno, che ogni lingua, tremando d’emozione, diventa muta e gli occhi non osano fissarla.

Ella procede, sentendosi lodare,
quasi rivestita di benevolenza e di umiltà;
e sembra essere una creatura discesa
dal cielo sulla terra per mostrare la sua natura miracolosa.

Si mostra dotata di tale bellezza a chi l’ammira,
che infonde, attraverso gli occhi, una dolcezza al cuore,
comprensibile solo a chi l’ha provata:

e sembra che dal suo volto si muova
uno spirito dolcissimo d’amore,
che va dicendo all’anima: “Sospira”.


-          Schema metrico » sonetto, rime: ABBA ABBA CDE EDC
-          Osservazioni
       » descrizione del passaggio di Beatrice per le vie fiorentine che è un miracolo per chi la guarda
       » racconta di Beatrice come un miracolo = aspetto della realtà in cui Dio si manifesta
       » tema guinizelliano del saluto della donna proprio del primo periodo stilnovista di Dante ritorna
          nella poesia della loda, nuova non perché cancella il passato, ma per il nuovo punto di vista
       » stretto rapporto con la poesia di Cavalcanti Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira
       » tremore come manifestazione dell’amore (descritto già nei primi capitoli della Vita Nuova)
       » anafora di tanto sottolinea la straordinarietà di Beatrice, che risiede nella gentilezza e onestà
       » allitterazione della m (in latino usata per indicare il pianto » commozione davanti a Beatrice)
       » passa attraverso il cuore di chi la guarda per poi elevarlo a ciò che trascende, più grande di lei
       » Beatrice richiama il cuore alla sua dimensione perché ti stimola a desiderare ciò cui rimanda
       » non si riesce a sostenere il suo sguardo, ci si vergogna perché mette tutto il nostro cuore a nudo,
          perché mi fa rendere conto della mia piccolezza, del male che ho dentro
       » sospiro = segno di una mancanza riconosciuta, di un cuore acceso di desiderio
-          Semplicità » struttura sintattica con frequente coordinazione
                         » funzione espressiva di accumulare gli effetti del passaggio della donna
                         » lessico privo di asprezze fonetiche, piano dal punto di vista semantico
-          Raffinatezza » anafora del verso iniziale divide il verso in due emistichi con lo stesso attacco
                            » terzine tutte introdotte dal verbo mostrarsi
                            » chiasmo ai versi 8-9 (miracol/mostrare X Mostrarsi/mira) con legame etimologico
                            » sineddoche di labbia per “volto” » semplicità studiata
                            » campo semantico dello Stil novo e della loda
                            » verbi usati (parere, mostrare) hanno carattere di una visione estatica
                            » gioca con le persone dei verbi: tutta l’umanità riconosce questo miracolo (oggettività)

15 commenti:

  1. Bellissimo sonetto, anche bene analizzato...

    RispondiElimina
  2. Grazie mi ha aiutato molto!

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. Puoi fare il confronto tra questo sonetto e "Ne gli occhi porta la mia donna Amore" ? Mettento gli elementi di analogia o di differenza.

    RispondiElimina
  5. Grazie!!! per fortuna ho trovato la parafrasi sennò sarei stata a farla a mano ore e ore... invece ho risparmiato un sacco di tempo copiando questa che ho trovato mentre navigavo in internet. ancora grazie per l' aiuto

    RispondiElimina
  6. Wuu meno male ....fatto bene e fa ben comprendere questo sonetto..anche ai ciuchi :-)

    RispondiElimina
  7. grazie per il tuo aiuto

    RispondiElimina
  8. Grazie mille per la parafrasi caro blog

    RispondiElimina
  9. Grazie tante! Mi è stata molto utile !! :)

    RispondiElimina
  10. Grazie la mia prof si e complimentata con me:)

    RispondiElimina
  11. Ragà mi dite le spiegazioni delle singole strofe?

    RispondiElimina
  12. alla prima riga la parola pare non significa : "sembra" bensì ad appare, cioè che Beatrice E' gentile ed onesta

    RispondiElimina
  13. Io stavo cercando lla versione in prosa pero��

    RispondiElimina