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venerdì 13 dicembre 2013

LA CATTEDRALE DI OTRANTO

LA CATTEDRALE DI OTRANTO

-    Storia
» intorno all’anno 1000 l’impero bizantino estende i suoi domini verso est, si verifica di conseguenza un
   lento processo di abbandono dei domini in occidente, quindi anche in Italia
» Ottone I, che vuole restaurare l’autorità imperiale, non vuole cedere i territori italiani e soprattutto che la
   Puglia passi sotto il controllo del papato; quindi delega il potere all’arcivescovo di Otranto di elevare una
   sede ad arcivescovado della chiesa di Otranto, ed ubbidisce agli ordini del patriarca di Costantinopoli
» per sottolineare il nuovo potere della città ed il suo legame con l’oriente, viene costruita la cattedrale
» fu fondata nel 1068 dal vescovo normanno Guglielmo (anno in cui l’arcivescovo firma in latino)
» in questo periodo la Puglia passa sotto il controllo dei normanni
» Otranto è in Puglia, la chiesa si affaccia sul canale di Otranto, tra il mar Ionio e quello Adriatico
» nel 1480 i Turchi espugnarono la città, entrarono nella chiesa sterminando clero e civili, venne
   trasformata in moschea e vennero distrutti tutti gli affreschi risalenti al XIII secolo
» è un punto di sintesi di tradizioni ed influssi diversi (elementi dell’arte orientale, paleocristiana, romana,  
   del nord Europa, aspetti locali e derivanti da altre zone d’Italia), possibile solo in Puglia
-    Facciata
» la facciata della cattedrale di Otranto ha la forma a capanna, caratteristica del romanico
» solo la struttura ed il rosone sono originari, a causa della distruzione dei turchi
-    Interno
» non è a croce latina ma è a pianta basilicale » influenza della tradizione paleocristiana
» non è comunque un’unica aula, per la presenza di due spazi laterali che la affiancano
» non è divisa in corpo longitudinale e transetto » non c’è una scansione rigida dello spazio in campate
» l’unica divisione ben distinta è tra abside e la parte in cui c’era il popolo
» l’abside poggia sulla cripta seminterrata, per questo è sopraelevato secondo la concezione dei benedettini
-    Abside
» se si vede la pianta della chiesa non dall’alto ma frontalmente, si percepisce subito uno scollamento tra
   l’arco della navata e quello dell’abside, molto più sopraelevato
» stacca la zona dei presbiteri da quella del popolo, il luogo dove si assiste da quello dove avviene il rito
» questa concezione di divisione netta deriva dalla tradizione greca e si chiama bèmma = distorsione voluta
   di un elemento per evidenziare un determinato spazio
» viene percepito come un arco di trionfo romano, che rimanda al trionfo di Cristo sul male e sulla morte
-    Mosaico
» nella fascia posteriore del mosaico c’è una banda dove viene riportato il nome del committente
   (arcivescovo Giosafat) e dell’autore (il monaco presbitero Pantaleone) » strano che nel medioevo si trovi    
   un autore che si firmi (concezione che l’opera d’arte serviva per la gloria di Dio, non quella personale)
» la firma è segno che questo pavimento musivo fu l’opera per eccellenza di Pantaleone, il suo capolavoro,
   un’opera degna di ricordarlo e di considerazione da parte di tutta la popolazione
» il mosaico è una sintesi in immagini di tutto il patrimonio della cultura dalla Bibbia al contemporaneo
» il pavimento musivo si stende per tutto il lato lungo dell’aula e rappresenta un albero che percorre tutta
   l’ampiezza della chiesa (1165-65 in lunghezza)
1.      tradizione greco-bizantina
» albero » è il simbolico albero della vita (arbor vitae) come dimora di un ente soprannaturale
   comunicante con i mortali mediante lo stormire dei rami
» vengono citate varie tradizioni che hanno come elemento comune l’albero della vita
2.      tradizione scandinava
» nelle superstizione credenze delle religioni nordiche, la forza umana è simboleggiata dal frassino
» l’albero è quella forma di vita che ricopre tutta la terra perché è la più forte
» ai piedi dell’albero posavano tre divinità: Urd, Verdandi, Skuld a cui dà voce: la voce del passato,
   del presente e del futuro
3.      stradizione latina
» per Virgilio l’albero è l’espressione di tutto il febbrile movimento dell’attività umana (dolore, gioia,
   il lavoro, la crescita, il bene ed il male) » è espressione dell’uomo e del suo agire
4.      tradizione mesopotamica
» per questa cultura l’albero rappresenta l’ente divino, poi assimilato nella figura di Cristo
» di solito era raffigurato con le radici coperte da due animali araldici, come nel pavimento musivo
   di Otranto, dove alle fondamenta della pianta stanno due elefanti
» i due elefanti » sono di grandi proporzioni e sostengono sul dorso le radici dell’albero
                         » sono di forma indiana e non africana (Pantaleone deve essere un uomo molto colto)
                         » quello di destra raffigura l’umanità scomposta tra bene e male
                         » quello di sinistra è la forza morale su cui poggia la religione cristiana
                         » per un altro critico la coppia di elefanti simboleggia Adamo ed Eva
» i due roditori » uno è con le scarpe, l’altro è scalzo
                         » potrebbero rappresentare l’allegoria della Vita, tratta dalla leggenda orientale di Barlaam
                            e Giosafat, riprodotta nel battistero di Parma da Antelami (1178)
                         » Barlaam, inseguito dall’uccello che simboleggia la morte (= il pavone), si rifugia sopra
                            l’albero della vita, di cui due roditori (immagini del Giorno e della Notte) recidono nel
                            tempo il fusto alla base mentre lui trascorre il suo tempo in dolcezze mondane
                         » miele che stilla dai rami + superbia (pavone che avvinghia la lepre) + satana (drago che
                            ghermisce l’uomo) + pettegolezzo (uccello che spezza il ramo) simboleggiano mondanità
                         » dimentica il pericolo ed il suo destino » simbolo dell’uomo immemore e vizioso
                         » per la tradizione occidentale il pavone simboleggia la morte e la resurrezione perché era
                            credenza popolare che le sue carni non putrefacessero dopo la morte
» gli atleti » portano lo scudo, bastone e calzari (sono in direzione della proboscide del primo elefante)
                 » riproducono il concetto paolino della vita cristiana «Rivestitevi di tutta l’armatura di Dio,
                    affinché possiate resistere e insidie del diavolo. […] state dunque pronti alla battaglia
                    aspettando il nemico; calzate i piedi in preparazione del Vangelo di pace: in tutto date piglio
                    allo scudo della fede; e prendete la spada dello Spirito» (Paolo è cristiano di tradizione greca)
                 » scudo = fede; bastone = parola di Dio; calzari = cammino del cristiano durante la vita
» cavallo » per vincere il male, non basta indossare le armi spirituali, è necessario correre in maniera da
                  superare gli altri (al corridore per vincere il premio non è sufficiente entrare nello stadio)
               » San Paolo «Non sapete che quelli che corrono nello stadio corrono veramente tutti ma uno solo
                  riporta il premio? Correte in guisa di far vostro il premio.»
               » il cavallo rampante (alla sinistra del secondo atleta) simboleggia la passione dei sensi che, non
                  domati, conducono alla perdizione
               » il cavallo del capitello della chiesa di S.Celso a Milano ravvisa la sensualità del cavallo che gli
                  uomini difficilmente tengono per le briglie, un uomo lo tiene fermo per una coscia » anche uno
                  degli atleti del mosaico di Otranto poggia un piede sulla coscia del cavallo (simbolo della
                  vittoria del cristiano sulla passione dei sensi)
                  » non è il cavallo bianco montato da Gesù Cristo trionfante, ma è calpestato » diventa simbolo
                     della passione domata dal guerriero cristiano
» Diana » Diana è la dea dalle tre sembianze della tradizione religiosa greca
              » deificazione lunare + divinità vergine dei boschi + dea pagana della caccia (con arco e saetta)
              » qui la si vede nell’atto di scagliare una freccia contro un cervo, già colpito da un altro dardo

              » è il simbolo del paganesimo contro il cervo (simbolo di Cristo già nel testo biblico)

IL ROMANICO - storia dell'arte

ROMANICO

-    Periodo » Si colloca al cavallo dell’anno 1000 (dal 900 al 1100)
» la paura dell’anno 1000 e la coscienza dei tempi cambiati fanno fiorire l’edilizia
» si verifica un cambiamento in tanti aspetti: economico, demografico, politico, sociale…
» “romanico” come vocabolo si concepisce nel 1800, non ne avevano coscienza allora
-    Luogo » lo sviluppo è soprattutto in Italia, ma è un fenomeno che si diffonde in tutta Europa
 » Lorenzo Glabro “E così l’Europa si riveste di candide chiese”
 » sono presenti soprattutto nei centri monastici e lungo le vie dei pellegrinaggi
-    Caratteristiche
1.      riguarda soprattutto l’architettura
» tutto serve per costruire la casa di Dio, quindi l’architettura è l’arte per eccellenza, l’arte assoluta
» non si fa pittura, scultura, ecc se non in modo funzionale al costruire la chiesa, al decorarla…
          » Carlo Magno cerca una sintesi » prima volta nella storia in cui le tre arti confluiscono in una sola
2.      massiccio uso dell’arco a tutto sesto (non solo in facciata)
» è un elemento di scansione ritmica dello spazio (prima con la pianta basilicale lo spazio era unico)
» la ricorrenza dei semicerchi creano non solo un modulo, ma un ritmo
» c’è un grande uso anche della volta a crociera (prima si usava tetto a capriata)
3.      costruzione a capanna della chiesa
» con la sua semplicità richiama il fedele al concetto di chiesa come casa di Dio e dei suoi figli
» indica una dimensione familiare delle chiese come luoghi di incontro della comunità, la struttura
   favorisce l’incontro e la sensazione confortevole di sentirsi a casa, presso Dio
» esprime l’idea che Dio è sceso sulla terra e ha preso dimora tra gli uomini
» la chiesa diventa la casa di Dio per tutti (non solo per i monaci)
» può essere o la forma elementare della casa oppure la capanna con tetto spezzato
4.      simmetria
5.      semplicità ed essenzialità
6.      volumetria, massa, solidità dell’edificio
7.      orientamento dell’edificio religioso sempre ad est
» il sole è simbolo della resurrezione di Cristo + idea del cristianesimo come “nuovo giorno
8.      scansione ritmica dello spazio (vera novità del romanico)
» arco a tutto sesto e campata sono i due elementi che determinano il modulo per la scansione
» la caratteristica costitutiva dello spazio romanico è la modularità ottenuta attraverso la declinazione,
   su scale diverse, della campata (intesa come unità di base) » vera novità del romanico
» lo spazio dell’architettura paleocristiana è definito dalle superfici murarie piane, quella bizantina
   presenta un effetto di dilatazione dello spazio, quella romanica l’ordinata scansione strutturale
9.      funzione della luce
» la funzione attribuita alla luce nell’architettura romanica è fondamentale
» l’obiettivo è funzionale a garantire illuminazione e arieggiamento dello spazio adeguati
» non entrava a fiotti da numerose ed ampie finestre come in epoca paleocristiana (simbolo della
   vittoria di Cristo sulle tenebre + rilancio alla trascendenza)
» disposizione fortemente ritmata delle aperture » la luce si distende a fasci in maniera modulata
» la luce laterale viene interrotta a ritmo costante dalle colonne delle navate
» significato simbolico = Dio è luce e scandisce in modo ordinato la sua creazione, che non presenta
   un grado di perfezione unico, ma in scala gerarchica
» la luminosità sottolinea la gerarchia degli spazi (abside + illuminato, le navate di meno)
» mentalità per cui la vita terrena è raffigurata dal crepuscolo (navate meno illuminate), la vita celeste
   come nuovo giorno, mattino rilucente (abside più illuminato) » si ha la percezione del distacco
» con il gioco di luce e ombre si risalta l’elemento plastico e materico
» il rosone garantisce l’adeguata illuminazione interna, ma le aperture sono sempre piccole
» le chiese non sono molto luminose, ma la luce proveniente dall’abside guida lo sguardo del fedele
» le aperture non sono decorate con le vetrate
10.  sintesi tra le culture
» inizia una coscienza nazionale e locale » i tratti romani vanno declinati secondo i tratti regionali
» materiale di costruzione è in loco, dice dell’appartenenza locale (es: chiese lombarde in mattone)
» romanico lombardo » persegue la semplicità e l’essenzialità (costruzione in mattoni)
» romanico veneto » presenta caratteristiche orientali (soprattutto nella cupola) per la natura di Venezia
                                  come porta con l’Oriente, con cui mantiene stretti contatti
» romanico toscano » rispecchia il dibattito comunale tra le fazioni politiche dei Bianchi e dei Neri,
                                   utilizzando appunto marmi di colore nero e bianco alternati
» romanico pugliese » richiama la fortezza ed il castello perché si aggancia alla tradizione tedesca
» romanico di Cluny » molto più rigoglioso di quello delle cattedrali o quello delle città (essenziale e
                                     semplice), perché punta sull’aspetto liturgico e sul coinvolgere tutti i sensi
                                     (incensi, canti, colore) » si cerca un’esperienza di visione a 360°
» in Irlanda si costruiscono piccole case, simili a quelle dei celti (fanno vedere che vivono come loro)
» in Francia ed in Germania si costruiscono dei monasteri che sembrano delle piccole città (attorno alla
   chiesa si trova tutto quello che serve per vivere e per accogliere chi viene da fuori)
» soprattutto nelle zone costiere, i monasteri assumono le caratteristiche di piccole fortezze per la
   difesa dagli attacchi dei pirati, che saccheggiando avrebbero portato via le ricchezze del monastero

-    Elementi costitutivi
1.      pianta
» viene abbandonata la pianta basilicale e la croce greca in favore di una pianta a croce latina
» la croce latina richiama l’idea della croce di Cristo e di Dio fatto uomo sulla terra
» ogni elemento, anche costruttivo, è segno ed è letto con un preciso significato, manifesta un progetto
» tutto viene letto su una pluralità di livelli (visione della realtà come segno tipica del medioevo)
          » corpo longitudinale = insieme della navata centrale e di quelle laterali che termina con l’abside
» transetto = lato più corto, frapposto tra abside e inizio delle navate
          » la navata centrale è sempre il doppio della navata laterale
» i transetti non sono posizionati a metà del corpo longitudinale, ma in prossimità dell’abside
» matroneo = ripreso dalla tradizione orientale, è uno spazio, una galleria soprastante alle campate
   delle navate laterali da cui si affacciavano le donne per assistere alle funzioni
2.      campata
» è uno spazio quadrangolare delimitato da quattro pilastri, ed è il modulo, l’unità di base, su cui si    
   costruisce l’intero spazio dell’edificio religioso
» sui 4 pilastri si impostano gli archi a tutto sesto che formano la cupola
» ogni campata è una cadenza sia osservando sia la pianta sia l’alzato dell’intero edificio religioso
» la ripetizione della campata segue un ritmo che segue a sua volta una notazione musicale (prova del
   fatto che ogni arte serve per costruire al casa di Dio)
» la forma quadrangolare » richiama i quattro elementi (aria, terra, fuoco, acqua),costituiscono il creato
                                          » è simbolo della materialità, quindi il mondo terrestre corruttibile, il peccato,
                                             la condizione dell’uomo e della realtà in cui vive
» sui quattro pilastri della campata si imposta più frequentemente una volta a crociera, quella che più
   mette in risalto la chiave di volta, che è spesso una croce di pietra bianca
» simbologia = la pietra angolare che sostiene e verso cui tende il cubo della materialità è Cristo,
   perché tutta la costruzione della campata sale verso quella pietra, che sostiene tutta la struttura
» San Paolo, nella lettera agli Efesini dice: “Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete
   concittadini dei santi e famigliari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei Profeti e
   avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In Lui ogni costruzione cresce ben ordinata per
   essere tempio santo nel Signore: in Lui anche voi, insieme con gli altri, venite edificati per diventare
   dimora di Dio per mezzo dello Spirito.”
» la chiave di volta può essere anche sostituita da tondi con figure iconografiche come la Madonna, i
   santi, gli evangelisti ed altri riferimenti religiosi..
» lo spazio è quindi caratterizzato da un orientamento verticale dal basso verso l’alto; lo sguardo del
   fedele è accompagnato verso l’alto, nella direzione della chiave di volta » rimando teologico
» Cristo nel linguaggio evangelico viene chiamato caput angoli, appunto “pietra angolare”
» senza quella pietra nulla che costruisce l’uomo può reggere
» l’arco a tutto sesto o a crociera definisce uno spazio, la cupola
3.      cupola
» la difficoltà tecnica nel passaggio dallo spazio quadrangolare della campata alla sagoma sferica della
   cupola richiede costruttivamente l’interposizione di una forma ottagonale
» per impostare l’ottagono dai quattro pilastri passo per le trombe (o pennacchi), che sono quattro
   smussi angolari, simbolo del quadruplice messaggio evangelico » infatti vengono dipinti i quattro
   evangelisti o i quattro profeti o i padri della Chiesa che hanno testimoniato e annunciato Cristo
» significato allegorico » porta a potenziare visivamente la riconoscibilità del volume dell’ottagono
  » il fedele perviene alla morte battesimale e da questa alla vita soprannaturale
  » la cupola è simbolo del mondo celeste, del Paradiso in quanto non totalmente
     misurabile, raffigura il mistero, la dimensione divina
  » per passare al mondo celeste, si deve passare per la purificazione del peccato
4.      cripta
» dal verbo greco κρύπτω (krùpto) “nascondere” » è un luogo in cui vengono conservate le reliquie dei
   santi e si trova in uno spazio (parzialmente o meno) sottoterra, quindi non immediatamente visibile
» si è formata dal VI secolo per garantire ai fedeli la tangibilità delle reliquie, la protezione dai furti
» sul finire del X secolo la cripta diventa un luogo di preghiera e di culto, un vero e proprio oratorio
   basilicale sotterraneo diviso in navate
» tutte le chiese poggiano su luoghi di sepoltura, non è più interrata, ma viene costruita in modo che sia
   visibile per metà altezza, è quindi seminterrata » iniziano da qui i lavori di costruzione
» è situata in corrispondenza simbolica con l’altare, sottostante col presbiterio
» è costituita da un vano coperto da volte
5.      abside
» è un semicerchio unito all’intera struttura della chiesa
» la zona absidale è sopraelevato in quanto poggia sulla cripta seminterrata
» simbologia = l’altare poggia sul sangue dei martiri e di chi ha testimoniato l’annuncio di Cristo
» è il luogo dove viene conservata e consacrata l’eucarestia e dove si colloca il coro
» i lavori di costruzione delle chiese iniziano dalla cripta e, di conseguenza, dall’abside » a causa di un
   possibile venir meno delle disponibilità finanziarie la facciata e le coperture (le ultime nella
   realizzazione) potevano subire modifiche in corso d’opera o essere edificate in epoche successive
» presbiterio = zona delimitata dall’abside in cui possono circolare solamente i sacerdoti
6.      deambulatorio
» corridoio semicircolare che percorre il perimetro dello spazio absidale (parte dalle navate laterali)
» è un elemento inventato dai monaci cluniacensi si diffonde soprattutto nelle chiese abaziali
» è una struttura pensata per i pellegrini (le chiese sorgevano sulle vie dei pellegrini, che aumentano
   intorno all’anno 1000) » possono visitare la chiesa senza disturbare le funzioni
» disimpegna lo spazio riservato alla zona processionale e riservata al culto e alla celebrazione
» è uno spazio per favorire il culto e la devozione dei pellegrini con la contemplazione delle reliquie
» comunica con l’interno (presbiterio e coro) tramite arcate, con l’esterno con una corona di cappelle
   radiali absidate » l’insieme assume la caratteristica forma a stella/fiore (modello per il rinascimento)
7.      torre
» può avere forma ottagonale, quadrata o cilindrica
» introduzione della torre campanaria, prima a scopi difensivi, poi utilizzata per scandire le ore
   monastiche (idea del tempo di Dio), nel rinascimento per scandire le ore (idea di tempo dell’uomo)
» all’inizio la torre è staccata dall’edificio liturgico, poi ne verrà incorporata (attigua o contigua)
» tiburio = è la torre più importante edificata sull’ultima campata dell’altare, all’incrocio del corpo
                  longitudinale con il transetto (è un prolungamento in altezza del tamburo)
               » è posizionata sopra il capo croce, ma non è una torre campanaria
» cattedrali francesi hanno spesso possenti torri quadrangolari simmetriche che affiancano la facciata

» le chiese pugliesi hanno torri in facciata tozze e massicce di influenza normanna

domenica 8 dicembre 2013

LUIGI XIV E LA REGGIA DI VERSAILLES - ASSOLUTISMO

FRANCIA: LA MONARCHIA ASSOLUTA

-    Il regno di Luigi XIV
» 1661 » morte del cardinale Mazzarino » Luigi XIV diventa nuovo re di Francia (1661-1715 sua morte)
            » non fu un periodo di pace né di benessere (frequenti rivolte popolari, continue carestie, fiscalismo)
            » fu un periodo di gloria per l’audacia delle gesta militari ed il rafforzamento della monarchia
            » viene consolidata l’egemonia continentale della Francia che divenne modello degli altri sovrani
            » termina l’epoca dei grandi ministri e accentra il governo dello Stato nelle sue mani
            » si circonda di capaci ministri e di collaboratori a lui fedeli senza rinunciare al suo intervento
            » carica più importante: controllore generale delle Finanze (giurisdizione sulla politica interna)
» 1665-83 » Jean Baptiste Colbert diventa controllore generale delle Finanze
                 » per l’amministrazione vengono impiegati gli intendenti (= nuovi funzionari di origine
                    borghese alle dirette dipendenze della corona = nobiltà di toga)
 » viene favorita la nobiltà di toga a discapito dei governatori provinciali (= nobiltà di spada)
 » questa politica consente di superare la venalità delle cariche (fenomeno che mette sul
    commercio le cariche amministrative e giudiziarie che possono diventare anche ereditarie    
    sottraendole così al diretto controllo del sovrano) » a vantaggio dell’accentramento del potere
-    La reggia di Versailles e la politica culturale
» la reggia di Versailles è il capolavoro dell’assolutismo di Luigi XIV e simbolo stesso dell’assolutismo
» distava 20 km da Parigi (sufficienti per organizzare una fuga in caso di attacco da Parigi)
» 1661 » Luigi XIV commissiona la costruzione della reggia di Versailles affinché diventasse sede
               dell’organo rappresentativo (sceglie i miglior architetti e i materiali più pregiati)
            » la stessa architettura diceva dell’impostazione morale di cui era sede = l’importante è l’esteriorità
            » l’architettura delle stanze, la disposizione dei piani, i colori dicevano del rango sociale
            » tutto è funzionale all’intrattenimento, alla distrazione » grande impegno economico
            » i costi per la costruzione ed il mantenimento sono elevatissimi, ma necessari per il governo
» etichetta » tutti devono rispettarla, anche il re, che ne era però il manipolatore
                  » costituisce un condizionamento psicologico e sociale
                  » protocollo = disposizioni cerimoniali che si devono attuare in circostanze definite
                  » il possesso del lusso è funzionale allo scopo di apparire, quindi di essere preferito
                  » non ti potevi fidare di nessuno perché c’era una continua competizione per rientrare nelle
                     preferenze di chi era di rango sociale più elevato, per mantenere la propria posizione sociale
                 » il denaro serviva per spenderlo in beni che aumentassero il proprio prestigio, base di tutto
                 » “a un re non manca nulla se non la dolcezza di una vita privata” » Luigi XIV sfruttava i
                    momenti quotidiani come occasione di assoggettamento della nobiltà
                 » crea un mondo di norme e privilegi fondati sulla vicinanza al re » chi partecipava ai momenti
                    più intimi e personali deteneva maggior prestigio sociale (poteva assistere alla sveglia, alla
                    vestizione, al pranzo del re e parteciparvi solo chi era in alto alla scala gerarchica preferenziale)
                 » la nobiltà è tale se è vicina al re e nelle sue grazie » legame di dipendenza
                 » per questo Luigi XIV fu chiamato “Re Sole”, perché la corte girava intorno a lui per
                    costrizione come i pianeti del sistema solare girano intorno alla loro stella
                 » non rispettare l’etichetta significa distaccarsi dalla nobiltà e perdere l’onore
                 » questa nuova società si basa sul disonore, non sul merito
                 » l’opinione ed il giudizio che si ha su qualcuno lo determina completamente
                 » non essendo una politica stabile ma in continuo mutamento a seconda del re, si doveva essere
                    abili nell’osservazione, nella furbizia di cogliere occasioni, nella capacità di linguaggio
                 » il re non viene risparmiato da questa dinamica » tutte le sue azioni sono rivolte a premiare o
                    denigrare i nobili decidendo la sorte delle persone attorno a lui
                 » è un metodo governativo » giudica e controlla la vita dei nobili anche attraverso un sistema di
                    sorveglianza (le guardie svizzere) che controllano tutte le attività di corte
                 » essendo il sistema fondato su una singola persona, si fossilizza
                 » nasce con l’intento di intrattenere i nobili per non farli accorgere che il potere veniva
                    concentrato nelle mani del re, e persegue il suo obbiettivo
» 1682 » la corte ed il governo si trasferirono nella reggia sottraendo il re ad eventuali pericoli di
               sommosse cittadine e con il potere di controllare la condotta dei nobili, obbligati a risedervi
            » la residenza alla reggia di Versailles è un obbligo legale e formale
            » asservimento dell’aristocrazia » la vita a corte è regolata dalle rigide prescrizioni dell’etichetta
            » sapendo di non poter arrivare ad unno scontro diretto con la nobiltà (essendo uno di loro e
               temendo di vincere) escogita questo geniale sovversivo, una gabbia d’oro per i nobili
            » non essendo presenti nelle loro terre, dei sovrintendenti del re prendevano il posto dei nobili
            » il sovrano non è più uno inter pares, ma artefice di un sistema di distinzione gerarchica
            » il dominio assoluto è accompagnato dalla ricerca di tutto ciò che accresce la figura del re (rilancio
               del mecenatismo artistico, letterario, teatrale, scientifico)
» Luigi afferma “lo Stato sono io” = massima rappresentazione dell’assolutismo ma dichiarazione di
   debolezza, perché se il potere si identifica nel carisma di un unico è un grande limite (una volta che viene
   a mancare il carisma, crolla il potere) perché non permea nelle strutture dello Stato
» tentativo assolutistico di un singolo non si è incarnato in riforme, ma rimane uno sforzo personale e
   confinato al suo carisma e alla sua iniziativa » non sopravvive a lui
» tenta di uscire da un’ottica feudale pur essendone un’esponente, essendo un frutto di quell’ambiente
» non si riesce quindi a ristabilire la confusione giuridica francese
-    La politica religiosa
» intervento dello Stato in materia ecclesiastica
» poggia la sua azione sulla antica tradizione delle “libertà gallicane” (dai galli, antichi abitanti della
   Francia) che rivendicavano l’autonomia da Roma del re francese soprattutto nella nomina dei vescovi
» 1682 » Luigi XIV ribadisce il gallicanesimo » usa la religione come strumentum regni
            » fece approvare dal clero francese la dichiarazione della superiorità del concilio sul papa e la
               negazione dell’infallibilità del pontefice » la Chiesa si identifica con la figura del re e monarchia
            » dove la Chiesa si identifica in un modello politico, ne dipende nel bene e nel male di esso
            » questa identificazione non c’è mai stata, ma iniziò con Filippo il Bello
            » il pontefice in questo momento non ha abbastanza poteri e forze per intervenire nella situazione e
               gli conviene tenersi buono il re francese
» giansenitismo = movimento di dissidenza cattolica nato dalle tesi di Cornelio Giansemio
                          » non è un fenomeno esteso e circoscrivibile alla nobiltà di toga
                          » mettono in discussione le decisioni post-conciliari » sono al limite dell’eresia
                          » predica che la grazia è un dono divino concesso indipendentemente dai meriti
                          » religiosità austera e rigorosa, ostile alla misericordia dei gesuiti
                          » perseguita i giansenisti e gli ugonotti per motivazioni politiche
» 1709 » viene soppressa la comunità di Port-Royal dei giansenisti di cui Pascal è membro più importante
            » mentre Richelieu aveva mantenuto i privilegi religiosi dei calvinisti distruggendo quelli politici-
               militari, Luigi XIV vuole portare il paese all’unità in materia di fede
» motivi » Luigi è convinto che la Francia non abbia bisogno dell’alleanza dei principi protestanti
              » desidera apparire agli occhi del mondo come campione della Cristianità
»1685 » revoca l’Editto di Nantes » i pastori protestanti vengono espulsi dalla Francia
           » moltissimi ugonotti lasciarono il paese rifugiandosi in Svizzera, Olanda, Inghilterra, Germania
           » fu una perdita in termini capitali di risorse umane ma il trionfo dell’assolutismo monarchico
           » davanti ai poteri dello Stato la minoranza religiosa non si poteva opporre scatenando guerre civili
-    Il mercantilismo
» l’assolutismo si caratterizza per una forte direzione statale alle finanze dell’economia
» lo Stato interviene in molti settori dell’economia » controllo esteso sulle attività manifatturiere/mercantili
» colbertilismo = intervento che realizza il mercantilismo e prende il nome dal suo artefice Colbert
» mercantilismo = da un lato è la teoria, convinzione che la ricchezza dello Stato deriva dalla quantità di
   metalli preziosi all’interno del paese; dall’altro è una politica economica che mira, grazie all’intervento
   diretto dello Stato, ad accrescere il saldo attivo della bilancia commerciale (= ipotetica bilancia che
   regola importazioni ed esportazioni) » la Francia vendeva più di quello che comprava all’esterno
» è una politica commerciale che faccia entrare in un paese più moneta di quanta ne esca, e che quindi
   faccia alzare la quantità di esportazione rispetto all’importazione
» si favoriscono le esportazioni da cui consegue un grande flusso di moneta dall’esterno
» si scoraggiano le importazioni limitando il deflusso della moneta verso l’esterno
» protezionismo = politica economica volta alla “protezione” dei prodotti nazionali a discapito di quelli
   stranieri » impedisce la fuoriuscita di denaro dalla Francia (importazione arricchisce il paese produttore)
» fondazione di compagnie commerciali privilegiate + espansione coloniale nelle Antille, Africa, India
» istituzione di manifatture sovvenzionate dallo Stato per la fabbricazione dei beni di lusso da esportare
» introduzione di controlli di uniformità che miravano ad agevolare la vendita dei prodotti
» istituzione di dazi doganali sulle merci importate che facevano sì che i prodotti importati fossero più
   costosi di quelli nazionali per indirizzare il cliente a comprare i secondi » vantaggio alle industrie locali
» nella produzione si aumenta la qualità senza contare della quantità dei prodotti (si doveva far vedere
   come la merce importata fosse di basso valore, non conveniente)
» si disincentiva così la concorrenza internazionale » non è un segno positivo perché si preclude lo
   sviluppo personale conseguente ad una concorrenza, finendo nella fossilizzazione
» fallimento del colbertilismo » le compagnie commerciali non ressero l’appoggio dello Stato
                                                » i controlli di uniformità furono osteggiati dai ceti mercantili favorevoli
                                                   invece alla libertà di commercio » i mercanti si trovano senza lavoro
                                                » a lungo andare fa adagiare le aziende » prodotti a bassissima qualità perché
                                                   tanto c’erano in commercio solo quelli e si poteva risparmiare
                                                » guerra doganale » Olanda e Paesi Bassi, perdendoci, mettono i dazi
-    Il rafforzamento dell’esercito
» il rafforzamento è opera del ministro della Guerra, il marchese di Louvois
» per la prima volta un’amministrazione centralizzata potenzia le strutture organizzative
» si apre il corpo degli ufficiali ai giovani borghesi
» politica espansionistica volta a sottrarre territori alla Spagna e all’Impero (confini nord-occidentali)
» 1667-68 » guerra di devoluzione porta alla conquista della Francia Contea + altre città
» 1672-78 » guerra contro le Provincie Unite » espansionismo è caratteristica dell’assolutismo
                 » pace di Nimega » le Provincie unite ottengono l’abolizione della tariffa protezionistica sulle

                    importazioni imposta dalla Francia