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giovedì 21 febbraio 2013

MOSCHOPHOROS - storia dell'arte

MOSCHOPHOROS
stile peloponnesiaco



-    Datato nel 566 a.C.
-    Nome deriva dal greco μοσχός “vitello” + φέρω “portare”
-    Altezza di 162 cm
-    Il committente di questa statua è Rhombos, colui che vinse le panatee (= gare olimpiche in onore di Atena) vincendo questo vitello » statua votiva e celebrativa della vittoria ottenuta
   » opera rinvenuta nella colmata persiana (= fossa in cui nel 
      480 furono sepolte le sculture di Atene profanate dal re 
      Persiano Serse dopo la vittoria di un’importante battaglia)
-    Impostazione della figura è nettamente frontale
     » sguardo fisso in avanti
-    Caratteristiche dello stile peloponnesiaco
   » addominali e muscoli non sono più incisi, disegnati, ma
      realizzati attraverso la giustapposizione di volumi
   » attenzione a come la luce arriva sul corpo
   » per la prima volta le braccia non cadono dritte lungo i 
    fianchi, ma incedono verso l’osservatore » resa di movimento
-    La scultura è molto più realistica rispetto alle precedenti
   » tenerezza della testa del vitello che si rivolge verso l’uomo
   » cura maggiore dell’anatomia, della formazione del corpo
   » in alcuni punti il profilo rivela volumi compiuti
   » descrizione di un’azione reale, non più una posizione ideale
   » introduzione di un elemento della realtà che 
      accompagna il soggetto, non più esterno dal mondo 
   » chiaro tentativo di immedesimare il soggetto nella realtà
   » viene scelta una posizione per cui i muscoli devono per 
      forza essere tesi, no problema di farli sembrare rilassati
-    Viene rotto l’asse di simmetria con il chiasmo delle braccia
   » non era mai successo che il corpo non fosse costruito
      simmetricamente lungo l’asse verticale del corpo
   » appoggia il peso sulla gamba destra
   » chiasmo (incrocio) tra braccia umane e gambe del vitello
      rompe la solita perfetta e innaturale rigidità simmetrica
-    Mantello attillato (chaìna) fascia interamente la figura
   » crea un unico volume tra la massa del torace e delle braccia
   » le forme levigate danno vitalità alla figura

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