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lunedì 18 marzo 2013

Et quoniam semper appetentes - Cicerone

TESTO LATINO
TRADUZIONE

Et quoniam semper appetentes gloriae praeter ceteras gentis atque avidi laudis fuistis, delenda est vobis illa macula [Mithridatico] bello superiore concepta, quae penitus iam insedit ac nimis inveteravit in populi Romani nomine,--quod is, qui uno die, tota in Asia, tot in civitatibus, uno nuntio atque una significatione [litterarum] civis Romanos necandos trucidandosque denotavit, non modo adhuc poenam nullam suo dignam scelere suscepit, sed ab illo tempore annum iam tertium et vicesimum regnat, et ita regnat, ut se non Ponti neque Cappadociae latebris occultare velit, sed emergere ex patrio regno atque in vestris vectigalibus, hoc est, in Asiae luce versari. 8. Etenim adhuc ita nostri cum illo rege contenderunt imperatores, ut ab illo insignia victoriae, non victoriam reportarent. Triumphavit L. Sulla, triumphavit L. Murena de Mithridate, duo fortissimi viri et summi imperatores; sed ita triumpharunt, ut ille pulsus superatusque regnaret. Verum tamen illis imperatoribus laus est tribuenda quod egerunt, venia danda quod reliquerunt, propterea quod ab eo bello Sullam in Italiam res publica, Murenam Sulla revocavit.

E poiché voi foste sempre desiderosi di gloria al di là delle altre popolazioni e di lode, voi dovete cancellare quella macchia generata dalla precedente guerra mitridatica che ormai è penetrata a fondo e si è radicata troppo nel nome del popolo romano, poiché colui che un giorno fece uccidere e trucidare tutti i cittadini romani in tutta l’Asia e in tutte le popolazioni con un solo comando e un solo annuncio, non solo finora non ha subito nessuna pena degna del suo delitto, ma da quel momento regna ormai da ventitré anni, e regna così da non volersi nascondere nell’ombra del Ponto e della Cappadocia ma da voler espandersi dal regno del padre e da voler prendere parte alle vostre rendite tributarie, cioè davanti a tutta l’Asia. Infatti finora i nostri comandanti hanno combattuto con quel re così da riportare da lui parvenze di vittoria, non una vittoria. Lucio Silla riportò un trionfo, Lucio Murena riportò un trionfo su Mitridate, due uomini fortissimi e grandissimi comandanti, ma hanno trionfato così che quello regnasse anche se respinto e sconfitto. Tuttavia si deve attribuire gloria a quei comandanti per quello che hanno fatto, bisogna essere indulgenti per quello cui devono rinunciare, inoltre perché lo Stato ha richiamato Silla in Italia, e Silla ha richiamato Murena.

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