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domenica 17 marzo 2013

GUIDO I' VORREI CHE TU E LAPO ED IO - testo, parafrasi, analisi


GUIDO, I’ VORREI

TESTO
PARAFRASI

Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;

sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse ’l disio.

E monna Vanna e monna Lagia poi
con quella ch’è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:

e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi.

Guido, io vorrei che tu, Lapo ed io
fossimo fatti effetto di una magia
e fossimo messi su una barca, che con qualsiasi vento
attraversasse il mare secondo la nostra volontà;

cosicché né la tempesta, né qualche altro cattivo tempo
ci possa ostacolare,
anzi, vivendo sempre secondo una comune volontà,
crescesse il desiderio di stare insieme.

e(vorrei) che il mago ponga con noi
sia Manna che Lagia che
la donna che occupa il ventesimo posto:

e (vorrei) fare sempre esperienza d’amore e farne poesie,
e che ciascuna di loro sia contenta,
come credo che lo saremo noi.


-          Schema metrico » sonetto (quattro strofe: due quartine e due terzine)
                                 » rime: ABBA, ABBA, CDE, EDC
-          Osservazioni
      » il sonetto appartiene alla prima fase della produzione lirica dantesca
      » caratteri tipici della concezione stilnovistica: tema dell’amicizia e isolamento aristocratico
      » idea di una fuga dal mondo con una cerchia ristretta di amici e le rispettive donne amate
      » amicizia = collaborazione nel lavoro poetico, comune ragionamento del tema centrale: l’amore
                        » intesa come insieme di simili per nobiltà di cuore (esclusione dal resto del mondo)
      » destinatari » migliore amico Guido cavalcanti (che con un’altra poesia declina l’invito)
                           » un Lapo di identificazione dubbia (forse il poeta Lapo Gianni)
      » il riferimento che fa alla nave e al mago riguardano i romanzi del ciclo arturiano, rimando alla
         “barca della felicità e del piacere” di mago Merlino
      » Dante e i suoi amici avevano elencato in ordine di bellezza tutte le donne fiorentine, qui il
         riferimento è indirizzato alla donna-schermo di Beatrice (che è in nona posizione)

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