LA SORELLA ANNA E L’INGANNO DIVINO
Versi 31-159
RIASSUNTO
-         
Anna risponde a Didone con due diverse argomentazioni
1.      rimando ad una comune sensibilità femminile
che impone di non rinunciare all’amore
2.      sottolinea i vantaggi politici
derivanti da un’unione dinastica, per giunta gradita
3.      suggerisce di trattenere Enea con
qualche pretesto
      » sa che, nonostante il giuramento sacro
appena fatto, Didone è pronta per acconsentire l’amore
-         
le
due donne chiedono un responso divino e sacrificano una vacca
      » stanno attente al volere di Giunone
in particolare perché è protettrice del vincolo coniugale
-         
poi
Didone vaga per la città cercando Enea (similitudine con una cerva
ferita a morte dallo strale)
      » trovandolo lo guida per Cartagine
facendogli vedere la bellezza delle ricchezze del luogo
      » la passione allontana dai propri doveri
la regina che non si preoccupa più di seguire i lavori di 
         fortificazione, segue Enea ovunque
vada e lo ascolta come incantata
-         
la
scena si sposta sull’Olimpo (inganno divino)
      » Giunone, rivale dei troiani, propone
a Venere di dare seguito all’amore e trasformarlo in un legame
      » Venere intuisce il reale obbiettivo di
tenere lontani i troiani dall’Italia » finge di assecondarla
      » l’amore dei mortali è solo parzialmente
autonomo
-         
ritornando
a Cartagine, dove Didone, Enea e i troiani si preparano
per una caccia
      » compare in primo piano la figura
di Enea per la prima volta nel poema
      » la sua bellezza viene paragonata
a quella di Apollo che torna in primavera dalla sacra Delo
      » nella caccia si distingue per
abilità Ascanio » abilità che rimanda a quella del padre
IL TEMPORALE FATALE E LA MALEFICA FAMA
Versi 160-197
RIASSUNTO
-         
Raffigurazione
di una tempesta e dello sconvolgimento del mare e della
terra, specchio di quello interiore e drammatico dei due protagonisti
      » molte allitterazioni e
ripetizioni del suono m/n richiamano al muggire del vento che è simbolo
a sua 
         volta del lamento umano, del
piano disperato (specchio della vicenda di Didone ed Enea)
      » fonosimbolismo » descrizione del
suono che imita l’oggetto di cui parla, per cui ciò che descrivo è 
                                       rappresentato e caratterizzato anche dal
suono che produce (es: miagolio)
      » onomatopea » parola che scrive
il suono ma non ha significato lessicale (es: miao)
-         
Personificazione della Fama
» prevalgono
i toni solenni e le figurazioni maestose » richiamo alla tradizione
epica greca
»
diffonde a tutti il problema della colpa che l’amore tra i due porta con sé
»
con il suo amore Didone viola la fedeltà verso il morto Sicheo e anche verso il
pretendente Iarba
-         
Né la
fides umana né la pietas degli dei riesce a fermare il
suo sentimento » sono gli dei stessi a travolgerla attraverso il patto tra
Venere e Giunone, che a conduce alla rovina
-         
Dramma
di Enea: l’aderire al
proprio destino e al volere divino sono motivo di pena interiore
       » l’innamoramento per lui è una
parentesi di follia, che verrà superata dall’eroe
» la
follia di Didone invece travolgerà ogni cosa, compresi i doveri per la patria e
se stessa
IARBA E IL MESSAGGIO DIVINO
Versi 198-295
RIASSUNTO
-         
Re
africano Iarba, figlio di
Giove, viene a sapere dell’amore tra Didone ed Enea dalla Fama
»
aveva accolto nella propria terra Didone, lei in cambio gli aveva concesso la
sua mano
» vedendosi
rifiutare come sposo si lamenta invocando il padre Giove di fare
giustizia
-         
Giove lo ascolta e manda Mercurio,
messaggero degli dei, da Enea con l’incarico di ricordargli che la madre Venere
non lo ha preservato due volte dalle armi per perdere tempo (expectare)
a Cartagine ma per un destino più alto (sub leges mittere erbem, “sottomettere
il mondo alla legge”)
      » contrapposizione dell’ordinata ius
romana con la legge consuetudinaria, flessibile, barbara
      » viene esaltato l’ordine che, nella
cosmogonia, ha permesso la creazione del bello dal Caos
-         
Sorvola
l’Atlante, investe aspramente l’eroe e lo spaventa e chiama uxorius “sottomesso
ad una donna”
      » l’apparizione punitiva
terrorizza Enea anche perché presagisce in qualche modo la futura tragedia
-         
Viene
qui raggiunta l’akmè, il rivolgimento dell’equilibrio
iniziale, sconvolto e portato all’estremo
»
attraverso la passione inizia un’inesorabile discesa » Enea obbedisce
consapevole del dramma
» è
cardine dell’opera teatrale di tipo tragico » poi si ristabilisce un
nuovo ordine
»
da questo sconvolgimento rimane per sempre una traccia nel nuovo ordine,
un segno del forte 
   momento che sarà estinto, di solito è una
perdita di qualcosa (qui la morte della regina)
 
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