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lunedì 28 ottobre 2013

ODI ET AMO - Catullo - testo, traduzione, metrica, analisi

ODI ET AMO (LXXXV)

TESTO LATINO

TRADUZIONE
Od(i) et amò. Quar(e) ìd faciàm, fortàsse requìris. Nèscio, sèd fierì sènti(o) et èxcruciòr.
Odio e amo. Forse chiedi perché io faccia ciò.
Ma non so cosa succede, e mi cruccio.

-    Metro » distico elegiaco
-    Verso 1 » odi è un perfetto logico (verbo che è al perfetto indicativo ma si traduce al presente)
 » contrapposizione odi / amo, faciam / fieri, nescio / sentio, tre coppie di verbi
 » faciam è l’azione volontaria, fieri è ciò che accade all’infuori della previsione umana
 » fonetica: guardando le vocali accentate sono o + o + i + a + a + i
 » allitterazione di faciam e fortasse » la prima parte del verso, che non presenta strutture
    elaborate, risalta, acquisisce importanza e rilievo (esprimono il dualismo interno a Catullo)
 » quare id (legati nella lettura metrica) è quasi anagramma di requiris » richiamo forte, chiasmo
-    Verso 2 » nescio indica la comprensione razionale, che viene rifiutata, sentio è l’accorgersi del
                    sentimento » le due parole sono legate anche da un richiamo fonico (i suoni si assomigliano)
 » fonetica: le vocali accentate sono e + e + i + e + e + o » rottura schema (ci aspetteremmo una i
    non una o) sulla parola principale, excrucior, che esprime tutto il dramma dell’autore
 » excrucior è una parola disarmonica, sgradevole per i suoni aspri e duri; deriva da crux infatti
    letteralmente significa “sono posto in croce”, supplizio infamante riservato agli schiavi

-    Questo componimento è l’emblema della poesia breve e perfettamente curata nella forma

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