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martedì 27 gennaio 2015

WINCKELMANN E IL NEOCLASSICISMO - storia dell'arte

JOHANN WINCKELMANN (1717-1768)
Fu un filologo tedesco cultore delle arti. Compie un viaggio in Italia e scopre l'arte antica perciò si dedica allo studio di questa fondando la filologia artistica. Cerca di applicare il rigore filologico alla tecnica e alla figura distinguendo dei periodi. Si può attribuire allo studioso il titolo di fondatore della moderna concezione di storia dell’arte, avendo distinto per la prima volta arte greca da quella romana e ponendo il passaggio tra arte moderna e arte contemporanea introducendo il nuovo concetto di estetica (definizione di bellezza): identifica il bello nell'arte greca. Prima del ‘700 il concetto di bello non era fissato a priori, da Winckelmann in poi l'opera deve rispondere a dati criteri, perciò si sviluppa l'accademia e l'accademismo che possono definiti come la morte dell'arte.
Criteri di Winckelmann:
-    Affermazione di una bellezza ideale, composta mentalmente dall’artista
» il bello è modello di perfezione purificato dalle imperfezioni della natura
» in arte non si ottiene copiando la natura, ma operando una selezione dei suoi aspetti migliori
-    Imitazione: l’imitazione dell’arte greca è la chiave per raggiungere la bellezza ideale» nell’arte greca il processo di selezione della natura è completato» ma imitare non significa copiare (che è un’operazione puramente meccanica tesa alla riproduzione dell’aspetto esteriore del modello), ma è una ricreazione e riproposizione dello spirito contenuto nel modello, che va prima studiato e conosciuto
-    Nobile semplicità, quieta grandezza, sobrietà, rigore e dignità dell'immagine (contro la ridondanza decorativa e l’eccesso del Roccocò; Winckelmann fu uno dei critici più accaniti del Barocco)
-    Modello di dominio razionale della forma (per questo l’Illuminismo si riconobbe nel Neoclassicismo)
» principio di simmetria e di corrispondenza delle parti, masse definite, visione equilibrata e razionale

Per la pedagogia neoclassica la rappresentazione de Bello coincide anche con il Buono (come per i Greci). Perciò i temi scelti appartengono alla storia patria o quella antica, e sono capaci di ispirare virtù civili e private.
In pittura » si sceglie il disegno, considerato il mezzo più antico e puro di rappresentazione
                  » contorni ben definiti, stesure compatte del colore
In scultura » si escludono le estrosità del passato in favore della grazia, dell’armonia e della compostezza

In architettura » ci si allontana da scelte scenografiche per modelli graziosi e solenni

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