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venerdì 22 maggio 2015

FREUD - La religione e il valore della civiltà

LA RELIGIONE E LA CIVILTA’

-    La natura illusoria della religione
» le rappresentazioni non sono risultati finali del pensiero ma illusioni e appagamenti di desideri più antichi
» questi desideri sarebbero quelli infantili di sentirsi protetti contro i pericoli della vita
» l’amato e temuto Padre celeste (Dio) è la proiezione psichica dei rapporti ambivalenti col padre terreno
» la religione è una nevrosi collettiva del tipo del complesso di Edipo
-    Il costo della civiltà
» essa ha un “costo” in termini libidici » devia la ricerca del piacere in prestazioni lavorative/sociali
» dà origine ad un Super-io collettivo che si incarna in norme e divieti comuni, che affaccia severe
   esigenze ideali » il mancato conformarsi viene punito con l’angoscia morale
-    Pessimismo antropologico
» non significa che sia contro la civiltà
» punti di contatto con l’antropologia di Schopenhauer, che vuole essere realistica, quindi pessimistica
» la sofferenza è la componente strutturale della vita » ci fa patire nel corpo e nella psiche, morire
                                                                                     » vs chi crede in una possibile felicità per l’uomo
» l’uomo è anche cattivo e ha una forte componente aggressiva » contro chi pensa che l’uomo sia una
                                                                                                        creatura innocente che vuole essere amata
-    La civiltà come male minore
» lo stato civile è un male minore rispetto ad un’umanità-senza-società
» dato che l’uomo è impulso sessuale sarebbe impossibile vivere in una società dove l’Es desse sfogo a
   tutti i suoi desideri senza un minimo freno o limite » l’uomo non sarebbe felice
                                                                                     » è una società pericolosa per il prossimo
» dovendo scegliere tra i due estremi di una società repressiva e una società senza regole (destinata ad auto
   annullarsi perché l’uomo darebbe sfogo alla sua componente aggressiva) è auspicabile uno Stato che
   cerchi nel limite del possibile di ridurre gli spazi di repressione e sofferenza
» la società deve darsi regole di contenimento ma non deve essere neanche troppo onerosa e repressiva
» la società civile è un male minore necessario per la sopravvivenza
» è impossibile un compimento per l’uomo, si spera in una società che lo lasci un po’ più libero
» la libertà come autodeterminazione della volontà non esiste nel mondo di Freud
-    Èros e Thànatos
» nei suoi ultimi scritti divide le pulsioni in due specie
1.      quelle che tendono a conservare e unire » pulsioni erotiche e sessuali
2.      quelle che tendono a distruggere » pulsioni aggressive e distruttive
» nella lotta tra Eros (dio greco dell’amore) e Thànatos (dio greco della morte) vede condensata l’intera

   storia del genere umano

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