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martedì 2 agosto 2016

ITALO CALVINO - vita, opere


Italo Calvino (1923-1985)

→ nasce a Cuba da due scienziati; sotto la guida di Vittorini e Pavese, di loro molto più giovane; formazione laica

     e tecnica (studia agraria); militanza nella sinistra molto precoce: combatte durante la Resistenza nella brigata

     partigiana comunista → da questa esperienza i primi scritti; si iscrive alla facoltà di lettere a Torino dove inizia

     la collaborazione con «Il Politecnico»; inizia a scrivere, inizia la sua attività da giornalista e saggista e

     interprete dei rapidi mutamenti nella società italiana; alterna testi a sfondo fiabesco a chiari riferimenti

     allegorici alla realtà contemporanea, ad altri più impegnati in ambito socio-politico; crisi col Partito

     comunista, fase di ripensamento della sua poetica (1963-64): sceglie una nuova strada con tendenze

     strutturaliste (modelli: autori francesi o sudamericani); nel 1979 acquista fama internazionale

  • Primi scritti: esperienza della Resistenza, numerosi racconti e un romanzo:

Il sentiero dei nidi di ragno (1946): materia storica filtrata da una struttura fiabesca; protagonista: non

     un partigiano adulto ma il giovane Pin (effetto di straniamento) → guerra come terribile gioco; incapace

     di narrare alla maniera dei realisti dell'800 o dei neorealisti

  • Il visconte dimezzato (1959: si delinea la sua fisionomia; è la prima parte de I nostri antenati (1960) che comprende anche Il barone rampante (1957) e Il cavaliere inesistente (1959) → modello: conte philosophique degli illuministi francesi come Voltaire e Diderot, in generale la scrittura narrativa di tipo razionalistico-scientifico (ammira molto Galilei e Leopardi); le vicende singolari sono al limite dell'ironia e della parodia ed hanno significato allegorico ('allegoria leggiera') che riguarda la natura umana quanto il senso generale della storia: affronta i problemi dell'intellettuale e della scrittura

→ in questi anni decide di abbandonare il partito comunista deluso dalla politica repressiva dell'URSS

→ non rinuncia a interpretare il dibattito-politico culturale → pubblicazione di ottimi saggi

  • Fine anni Cinquanta: oscilla tra tentativi di avvicinamento alla cronaca con scritti satirico-polemici a base surreale (La speculazione edilizia, La nuvola di smog, La formica argentina, Marcovaldo o le stagioni in città) e l'interesse fantastico, il romanzesco-avventuroso e il fiabesco (Fiabe italiane, La giornata di uno scrutatore: per una volta riflesso di un'esperienza autobiografica, la visione diretta degli handicap al "Cottolengo" di Torino mentre è lì scrutatore elettorale → forte stimolo per l'analisi di ciò che è bene nell'azione politica, in mancanza di una fede religiosa, utopia per nulla astratta)
  • Dal 1964: produzione narrativa semiotico-postmoderna = si dedica alla riflessione sulle modalità scientifiche e letterarie di interpretazione della realtà, riflessione teorico-scientifica sul linguaggio e in generale su tutti i segni naturali e culturali; si orienta verso la metaletteratura = riflessione sulle modalità di scrittura e interpretazione del mondo piuttosto che narrazione semplice; tentativo di rappresentare il reale che è complesso e stratificato

Le cosmicomiche (1965): stile complicato, lessico para-scientifico, riferimenti a scrittori fantastico-

     paradossali (Borges); usa esplicitamente opere popolari (fumetti, comiche cinematografiche..)

Ti con zero (1967): continuano le riflessioni sulle cosmi-comiche + scritture combinatorie

Il castello dei destini incrociati (1973): raccolta di scritti basate sulle figure dei tarocchi con storie

     intrecciate secondo perfette simmetrie; influenza dell'analisi strutturalista delle fiabe e dell'Orlando

     furioso, a lui molto caro (1970: Orlando furioso raccontato da Calvino)

Città invisibili (1972): esito più complesso e il più alto di questa stagione; racconto composto dalla

     descrizione di città fantastiche fatta da marco Polo a Kublai Kan (razionalista-nichilista) durante i loro

     dialoghi; se Kan riduce a modelli sempre più astratti tutto il reale raccontato da Marco Polo fino ad

     arrivare al nulla, Polo invece sa che le sue città possono non esistere ma trova sempre nelle sue

     narrazioni nuovi stimoli per interpretare il reale → all'astrattezza teorica deve corrispondere una

     passione per la materialità, l'unico atteggiamento etico è non cedere alla negatività proseguendo la

     ricerca fondamentale anche se forse infinita di una possibile verità-felicità

  • Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979): combinazione di 10 incipit diversi e di un immaginario inseguimento amoroso fra Lettore e Lettrice; logica postmodernista della narrativa come citazione continua e riuso di tutte le narrazioni già sperimentate → ma capisce che è impossibile rappresentare completamente il reale (lettore e lettrice non riescono a concludere i racconti); gli conferisce una definitiva celebrità internazionale, spesso affiancato al coevo best-seller di Umberto Eco (Il nome della rosa, 1980) come esempio del postmodernismo italiano
  • Palomar (1979): racconti brevi, problema dell'interpretazione del reale qui attraverso il filtro ironico e disincantato del protagonista-osservatore
  • Dopo 1985: dopo la sua morte sono usciti altri racconti, inediti degli anni Quaranta e Cinquanta

saggi: grande saggista e critico

  • Il midollo del leone (1955): sul rapporto letteratura/storia
  • Il mare dell'oggettività (1959): sulla necessità di demistificare letterariamente la visione del mondo piatta proposta dai modelli capitalistici
  • La sfida al labirinto (1962): ipotes che l letteratura debba sperimentare tutti i linguaggi possibili per rispondere al "labirinto" della contemporaneità
  • Natura e storia nel romanzo, 1958; Tre correnti del romanzo italiano d'oggi, 1959: interpreta con acume le tendenze nella letteratura italiana e internazionale
  • Prefazione alla seconda edizione de I sentieri dei nidi di ragno (1964):
  • Una pietra sopra, 1980; Collezione di sabbia, 1984: raccolte di saggi
  • Lezioni americane (postume): preparate per conferenze ad Harvard (Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità: affronta alcune sfide a cui deve rispondere la letteratura)

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