Pagine

domenica 10 febbraio 2013

DE BELLO GALLICO - capitolo 1


DE BELLO GALLICO
Libro I - Capitolo I
LATINO

1
2

3



4

5


6
7
Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani,
tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur. Hi omnes lingua institutis
legibus inter se differunt. Gallos ab Aquitanis Garunna flumen, a Belgis Matrona
et Sequana dividit. Horum omnium fortissimi sunt Belgae, propterea quod a cultu
atque humanitate Provinciae longissime absunt minimeque ad eos mercatores saepe
commeant atque ea quae ad effeminandos animos pertinent important proximique
sunt Germanis qui trans Rhenum incolunt, quibuscum continenter bellum gerunt.
Qua de causa Helvetii quoque reliquos Gallos virtute praecedunt, quod fere cotidianis
proeliis cum Germanis contendunt, cum aut suis finibus eos prohibent aut ipsi in
eorum finibus bellum. Eorum una pars, quam Gallos obtinere dictum est, initium
capit a flumine Rhodano, continetur Garunna flumine Oceano finibus Belgarum,
attingit etiam ab Sequanis et Helvetiis flumen Rhenum, vergit ad Septentriones.
Belgae ab extremis Galliae finibus oriuntur, pertinent at inferiorem partem fluminis
Rheni, spectant in Septentrionem et Orientem solem. Aquitania a Garunna flumine ad
Pyrenaeos montes et eam partem Oceani quae est ad Hispaniam pertinent; spectat inter
occasum solis et Septentriones.


TRADUZIONE

La Gallia nel suo insieme è divisa in tre parti, una abitata dai Belgi, un’altra dagli Aquitani, la terza da coloro che nella propria lingua si chiamano Celti, nella nostra Galli. Tutti questi popoli si differenziano per lingua, istituzioni, leggi. Dividono i Galli dagli Aquitani il fiume Garonna, dai Belgi la Marna e la Senna. Più forti di tutti sono i Belgi, essendo i più lontani dalla vita civilizzata della nostra Provincia, e ben pochi mercanti giungono, e di rado, fino a loro, né vi importano i prodotti che rendono gli animi effeminati; inoltre confinano con i Germani stanziati oltre il Reno e sono in continuo conflitto con loro. Da qui deriva anche l’eccellenza degli Elvezi per valore su tutti gli altri Galli; poiché si misurano quasi ogni giorno con i Germani in combattimento, a volte respingendoli dai propri confini, a volte portando la guerra nel loro territorio. La parte della regione occupata, come si è detto, dai Galli comincia dal fiume Rodano, è compresa tra il fiume Garonna, l’Oceano e il territorio dei Belgi, e dal lato dei Sequani e degli Elvezi raggiunge il Reno per poi volgersi verso Settentrione e a Oriente. L’Aquitania si estende dal fiume Garonna alla catena dei Pirenei e alla parte dell’Oceano che fronteggia la Spagna; è disposta tra Occidente e Settentrione.

ANALISI

-          Temi » assenza di un proemio, di un’introduzione che caratterizza tutte le opere storiografiche
                » inizia con la descrizione del luogo (anche il De bello civili) dove si svolgono gli eventi
                » rifiuta di esprimere considerazioni morali o universali, richiama all’essenzialità informativa
                » si rifà in queste caratteristiche all’antica storiografia annalistica
-          Lingua » precisione terminologica, rifiuta i sinonimi per un lessico oggettivo, coerente, selezionato
                   » anche a costo di ripetizioni mantiene il nome specifico per ciascuna cosa
                   » avremo quod, non quia; itaque, non igitur
                   » no arcaismi come in Sallustio (es: III plur indic perfetto in –ere anzi che in –erunt)
                   » l’oggettività e la sinteticità non escludono messaggi ideologici rivolti al lettore
-          Stile » esposizione lineare e oggettiva dal punto si vista sintattico
               » proposizioni sintetiche, privilegio per la paratassi e i nessi causali (proprio dello stile attico)
-          Note al testo
1 » contrappone l’unità complessiva della Gallia e la sua suddivisione in tre parti
   » qui si intende la Gallia non ancora romana (ulterior) » no Gallia Narbonese o Cisalpina
   » usa qui omnis e non tota perché considera la Gallia come un insieme di parti, non come territorio unito
   » Belgi » la Gallia Celtica si estendeva fra la Senna e il Reno ed era abitata dai belgi
   » Celti » per noi sono tutti gli abitanti della Gallia Transalpina, Cisalpina e della Britannia
               » per “galli” si intendono i popoli della fascia centrale della regione
2 » lingua, institutis, legibus = ablativi di limitazione
                                               » sono gli elementi che caratterizzano un popolo (lingua, tradizioni, leggi)
                                               » no leggi scritte, ma consuetudinarie che i capi garantivano e rappresentavano
3 » Belgi » considerati più fieri perché più lontani dai tenori di vita raffinati dei romani
                » pressati dai germani, devono continuamente combattere per sopravvivere
                » evidente polemica verso i romani contemporanei, indeboliti dal lusso e dalle ricchezze
   » a culto atque humanitate » endiadi (= due sostantivi che traducono un solo concetto) di “civiltà”
                                              » cultus è il tenore di vita, humanitas è la cultura
   » ea quae…pertinent » si riferisce agli oggetti di lusso, che infiacchiscono i popoli a cui non erano abituati
4 » Elvezi » popolazione celtica che abita nelle regioni tra i monti del Giura, i laghi del Ginevra e di
                    Costanza e i territori percorsi dal Rodano e dal Reno
   » praecedunt = antecedunt (solo Cesare usa questa parola con questo significato)
   » narrazione si restringe: guerre difensive/offensive degli elvezi preparandosi alle prossime descrizioni
   » prohibent = presente di conato (indica lo sforzo continuo di tener lontani i nemici)
5 » eorum = dei galli (in senso ampio) » ritorno alla descrizione geoetnografica
   » Gallos » quelli della Gallia Celtica
   » Sequani » popolazione che abita la regione tra la Saona (fiume chiamato da Cesare Arar), il Rodano e i
                        monti del Giura con capitale Vesontio
   » ad septentriones » indicazione approssimativa si riferisce alla Gallia Narbonese o l’Italia
                                 » significa “sette buoi” in riferimento alle sette stelle che costituiscono l’Orsa Maggiore
6 » Belgae » il nome del popolo è spesso messo al posto del nome della regione(“la Belgica”)
7 » Aquitania » è la seconda delle tre parti descritte all’inizio del capitolo

5 commenti:

  1. finalmente qualcuno con non solo una traduzione sensata e in italiano ma anche un'analisi impeccabile, grazie mille!!!

    RispondiElimina
  2. quali sono i tecnicismi?

    RispondiElimina
  3. mi servirebbero anche i pardigmi...ce l'hai?

    RispondiElimina
  4. Hai saltato la traduzione della quartultima e quintultima riga (in latino) "Belgae ab extremis Galliae finibus oriuntur, pertinent at inferiorem partem fluminis Rheni, spectant in Septentrionem et Orientem solem."

    RispondiElimina