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martedì 6 settembre 2016

U.SABA - CASA E CAMPAGNA - L'arboscello: analisi e commento


L'arboscello

Testo che apre casa e campagna

Una poesia che assolve funzione di testo proemiale, è segnale di inizio



Osservazione strutturale:

→ andamento allocutivo + protagonista moglie

  • primo e secondo testo
  • quinto e sesto testo (anche se il quinto è per la figlia, ma il finale della poesia porta ancora al centro figura moglie)

il tu femminile occupa le zone liminari di questa sezione

nelle due poesie centrali soggetto è in scena da solo

→ già da questi elementi minimi emerge l'attenzione compositiva a cui corrisponde tutto il lavorio di Saba





  • Situazione enunciativa:

Cosa no così frequente ci propone sintomatico che è primo testo di una sezione, un io in praesentia sulla scena

→ l'io parla all'interno dell'"oggi"

→ scelta che punta a situare il soggetto lirico in un luogo e tempo situazione contesto ben preciso

È un io che ha orientamento allocutivo: tratto molto ricorrente come vedremo nel canzoniere, l'io si rivolge ad un tu (si vede soprattutto dalla seconda metà del testo)

→ questo tu già dal testo lo riconosciamo come la moglie del poeta: è facile riconoscerla nella misura in cui il

     testo successivo si chiama A mia moglie e di nuovo presenta una situazione allocutiva di questo tipo

→ presenta fin da subito il coprotagonista del soggetto dell'io (NB: Lina è già stata nominata in testi precedenti)

  • Situazione rappresentata:

Descrive un "arboscello" devastato dal vento della tempesta primaverile (ma sembra autunnale)

→ il "giovinetto" è rappresentazione metaforica dell'"arboscello"

Qui c'è riferimento alla "bora": non è esplicitamente chiamata Trieste, ma la bora contribuisce a dare concretezza al qui ed ora → in Casa e campagna non sono rappresentati luoghi generici, non sono loci amoeni della tradizione e poesia petrarchesca in cui sono luoghi generici, ma luoghi contingenti, riconoscibili che appartengono alla realtà

riferimenti alla stagione e situazione atmosferica: siamo in un giorno di primavera, dettaglio non di per sé

     che aggiunge moltissimo ma tuttavia Saba attento a seminare piccoli

  • Situazione rappresentata:

È una rappresentazione tutta giocata evidentemente sulla dialettica fra apparenza e verità

→ sembra il giorno una sera, la primavera sembra autunno, l'alberello è saldo anche se non pare, giovanetto è 

     piccolo ma definito "troppo alto" → dinamica di suggestioni impressive

Prima parte del testo: gioca su una possibilità di visione più profonda della natura dell'oggetto osservato

→ ma con dinamiche oscillatorie per cui il ruolo dei due poli non è sempre definito in termini positivi o negativi

→ es: le condizioni atmosferiche sembrano rivelare che la primavera sembri un autunno, cosa che sembra essere

     il carattere più sostanziale e più vero → ma è solo un'apparenza, perché  la verità è che è primavera

→ è una rappresentazione che oscilla fra modalità rappresentative opposte o alternative dell'oggetto che ha di

     fronte → già in questo micro esempio è evidente l'oscillazione fra rappresentazione realistica e sforzo suo di

     cogliere nucleo di verità che balugina dietro il reale: questa è una scena quotidiana, banale, e tuttavia

     all'occhio del poeta rivela qualcosa della vita e della struttura della vita, è un modo per andare al fondo

Osservazione sulle stagioni atmosferiche:

  • L'arboscello: primavera che sembra autunno
  • L'insonnia in una notte d'estate: estate
  • L'autunno (Trieste e una donna): autunno

→ possiamo leggere i riferimenti stagionali come stagioni dello stesso anno? No, ma c'è un'evidente intenzione

     di Saba di creare piccoli elementi che possono generare effetto di progressione temporale

facile associazione fra stagioni atmosferiche e stati psicologici:

  • Primavera = rinascita
  • Autunno = esaurimento, tramonto, disfacimento



Seconda parte del testo: ha al centro un rapporto = lo sguardo della donna sull'oggetto alberello

→ l'alberello che perde fiori ha in sé un'immagine ancora del ragazzo e quindi prende forza l'idea del dolore della

    donna di fronte allo sperpero della possibilità dei doni

→ dietro alla rappresentazione concreta balugina un'immagine metaforica: a dolersi per questa perdita sia la

     "vasta maternità" della donna → tensione che culmina nel testo successivo: rappresentazione della donna-

     moglie come immagine di una femminilità quasi archetipica, primigenia, questa donna è partecipe della

     maternità della natura → rapporto di armonia, contatto, sintonia con natura e logiche della natura

Testo semplice sul piano rappresentativo, ma ha un messaggio tutt'altro che banale e scontato ma declinato in modo non difficile da capire

  • Aspetti linguistici e stilistici:

Massimo di chiarezza e limpidezza, minimo di sofisticazione stilistica

→ comunque è il frutto di un lavoro (vedi metrica), il risultato di una procedura di stilizzazione efficace

La struttura del testo è attraversata da una fittissima serie di dinamiche e di strutture simmetriche:

→ es: sembra, troppo, pare = anafora 

propensione al binarismo: è una delle firme di Saba, della sua sensibilità stilistica, elemento semplice

    elementare tuttavia in grado di produrre forte effetto costruttivo

→ è uno dei mezzi con cui riesce a produrre sintesi fra massimo di apparente semplicità e massimo di cura rigore

     armonia, messa in musica secondo immagine di poesia come canto del semplice quotidiano banale.

  • Metrica:

14 versifa riecheggiare l'ombra del sonetto, ma è un testo indiviso, monostrofico

→ però bisogna notare che sintatticamente e anche per logica rappresentativa il testo in realtà sia diviso in due

     parti totalmente simmetriche: non è una vera divisione strofica e tuttavia c'è un'attenzione molto calibrata

     alla costruzione del testo

Polimetria: endecasillabi e settenari tranne un quinario all'ultimo verso

prima parte: tre settenari e quattro endecasillabi

seconda parte: quattro endecasillabi (vv. 9-10 e 12-13), due settenari ma con logica di alternanza e intreccio → stesso rapporto versi brevi e versi lunghi: grande lavoro di armonizzante, apparentemente molto semplice ma

     in realtà molto studiata con una logica binaria di simmetria parallelismo

Altro elemento di simmetria: rime → non sistematiche in questo testo

→ l'ultimo verso della prima parte (età) rima con il primo verso della seconda parte (pietà) e l'ultimo (maternità)

→ rima al mezzo, posizione riposta ma molto marcata isolata da pausa sintattica molto forte e questo da

     evidenza al ritorno fonico. (Sta)

→ ci sono altre rime:

  • sera : primavera (rima perfetta)
  • rime leggermente imprecise, novecentesche: saldo : alto (assonanza con identità della consonante dentale, prima sonora poi sorda)

Primo verso: sembra un verso irrelato, ma invece ha una struttura ritmica al proprio interno oggi : pioggia

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